Perché Lodi

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fonte: superscudetto.it

Perché Lodi. Può essere una domanda, una risposta o l’inizio di un periodo ipotetico. Ritorno al passato: può costituire un tassello per il nuovo inizio o fa ancora troppo male?

Perché Lodi. È sempre difficile parlare di qualcuno che hai amato così tanto da sentire ancora le farfalle nello stomaco. La gratitudine di un sentimento così puro, scevro da qualsivoglia contaminazione fallimentarista, non ti conferisce la lucidità necessaria nel giudicare per il meglio.

Allo stesso modo, la quadrata consapevolezza che l’età avanza e che le 38 primavere possano rappresentare poche garanzie atletiche, è il tarlo più grande del catanese analitico.
Pillola rossa o pillola blu? Quando si parla di Francesco Lodi si ha sempre la percezione di esistere contemporaneamente in due mondi differenti. Nel primo, ti trovi davanti agli spauracchi del passato, dove si poteva perdere con chiunque, anche con il Picerno. Nel secondo, il dolce sapore delle “tartufate” dal cuore di finissimo cioccolato puro procreate dal mancino del napoletano.

Non la penseremo tutti allo stesso modo, questo è certo. Tuttavia, non esiste parere contrario al fatto che il suo talento e carisma non si discute, né in serie A, né in D. Logico pensare ad una rifondazione totale, accantonando il passato per assecondare un futuro più roseo, ma, soprattutto, più green in termini di giovani.

Siamo, altrettanto, tutti concordi con un altro fatto indiscutibile: se Lodi stava bene, le partite le vinceva da solo. Il talento faceva la differenza in serie C…immaginiamo certamente che la faccia anche in D.

Ma è lecito dubitare, tentennare e storcere il muso. Capiamo i motivi, posponendo un differente punto alla frase incompleta e, sin ora, equivocabile: Perché Lodi.

Perché Lodi?

Domanda lecita, quantomai rognosa da esaminare. Può voler dire: perché abbiamo bisogno proprio di Lodi? Non c’è altro sul mercato? Questo lo dovremmo chiedere al nuovo direttore sportivo il quale, certamente meglio di noi, conosce il mercato della serie D, fino ad oggi quasi totalmente sconosciuto ai nostri occhi.

Chiaro è che in serie D è difficilissimo trovare un mancino simile a quello di Lodi. Qualora esistesse, di certo avrebbe così tanto mercato da ambire, sin da subito, a categorie superiori… nonostante le lusinghe di una società blasonata come il Catania.

È altrettanto ovvio che l’età avanzata non è garanzia di sicura affidabilità per tutto il campionato. Di conseguenza, avere un’alternativa di ruolo, di età inferiore possibilmente, diverrebbe imperativo di prim’ordine. E anche lì: riuscirebbe Francesco a “sopportare” logici e sacrosanti turn-over e avvicendamenti in corso d’opera con il più baldanzoso collega di ruolo?

Perché Lodi!

Questo è un chiaro disappunto nei confronti del fantasista ex Catania. Significa che Lodi non è nelle condizioni ottimali nemmeno per svolgere un altro campionato di serie D.

A questo punto, chiederemmo le fonti ufficiali e, di conseguenza, verificheremmo la consistenza, come sempre fatto dalla nostra redazione da 8 anni a questa parte. Nel caso in cui fossero veritiere, saremmo d’accordo sul fatto che Francesco Lodi non possa fare parte del nuovo progetto Catania. In caso contrario, proveremmo molta vergogna nei confronti di chi abbia diffuso con così tanta leggerezza una notizia di questo genere.

Perché Lodi…

Già cambiano molte cose. I puntini di sospensione, in quanto tali, introducono delle condizioni supplementari all’utilizzo di questo particolarissimo giocatore. Oltre alla verifica delle condizioni atletiche del ragazzo, bisogna conoscere il progetto tecnico e le idee del mister.

Sappiamo benissimo che Lodi non è un centometrista, ma predilige far correre il pallone, piuttosto che le sue gambe. Conseguenza di ciò, la necessità di affiancarlo con due giocatori multi-polmoni capaci di creargli uno schermo in fase di possesso palla, evitando raddoppi di marcatura e la sua classica “tendenza ad abbassarsi sulla linea dei difensori”. Figure altrettanto particolari.

Noi ci troviamo affini a quest’ultima linea di pensiero, in quanto siamo ancora convinti che il giocatore possa dare ancora per un altro anno il suo contributo in serie D, previa ovviamente test atletici idonei alla categoria.

Per il resto, attendiamo di conoscere lo staff tecnico e dirigenziale al completo, in modo tale da capirne sicuramente di più su questo e altri temi relativi al progetto del nuovo Catania targato Ross Pelligra.

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