Il Catania ed il Picerno si annullano. I rossazzurri non riescono ad andare oltre il pari contro i lucani. Partita ad alta intensità con occasioni da una parte e dell’altra.
Al “Massimino” davanti a quasi ventimila persone, il Catania cerca la terza vittoria consecutiva. Contro, peró, ha l’avversario più in forma del campionato. Il Picerno nelle prime tre partite ha collezionato un solo gol subito, proprio come il Catania, e ben sette gol tra Avellino e Trapani. Toscano rispetto alla partita di Biella, lancia De Rose al posto dell’infortunato Di Tacchio ed Inglese prima punta con Lunetta arretrato nelle trequarti assieme al solito Luperini. In difesa Quaini prende il posto dello squalificato Ierardi.
L’avvio é totalmente degli ospiti che chiudono il Catania nella sua metà campo. Il culmine del forcing é dato dal palo colpito alla mezz’ora. Da dopo quel momento, il Catania argina gli ospiti riuscendo a prendere le giuste contromisure e chiude il primo tempo in crescita. I rossazzurri, infatti, con Guglielmotti hanno ben due occasioni nitide per passare avanti. La prima é un colpo di testa neutralizzato da Summa, la seconda un tiro nell’aria piccola sparato in curva.
Nella ripresa, Toscano fa entrare subito Stoppa per De Rose avanzando Quaini nella mediana. Il Catania non rischia praticamente più nulla e cerca di attaccare con Luperini che sbaglia due giocate chiave al limite dell’aria in due occasioni diverse. Nel finale debutto per D’Andrea e Montalto. Questa partita si può riassumere in una a scacchi dove le due squadre hanno saputo annullarsi. Non per caso entrambi sono le migliori difese del campionato. Ecco il pagellone rossazzurro.
BETHERS 6: Nonostante il Picerno abbia spinto il portiere lettone non é stato più di tanto chiamato in causa.
CASTELLINI 6,5: Riesce spesso a recuperare palloni importanti e ad avere la meglio nei contrasti. Da sottolineare pure il suo voler proporsi in avanti.
QUAINI 7,5: Partita totale da parte dell’ex Fiorenzuola. Da braccetto fa una partita clamorosa e nella ripresa in coppia con Sturaro sradica tantissimi palloni.
DI GENNARO 7: Inizialmente soffre gli scambi nello stretto da parte di Maiorino e compagni poi con astuzia riesce a capire le intenzioni e non concede più nulla.
ANASTASIO 6,5: Riesce ad interpretare bene entrambi le fasi e nel secondo tempo da braccetto di difesa fa delle chiusure di vitale importanza.
STURARO 7,5: Assieme a Quaini i migliori in campo. Pressa fino alla trequarti avversaria e occupa tantissime zone del campo. Ennesima prova magnifica.
DE ROSE 6,5: Gioca solo nel primo tempo ma corre con un’intensità incredibile e non ha paura di giocare il pallone anche quando viene raddoppiato. Personalità incredibile.
GUGLIELMOTTI 6,5: Nel finale del primo tempo ha due occasioni nitide a tu per tu con Summa che spreca. Come a Biella preferisce dedicarsi alla fase difensiva rischiando poco.
LUPERINI 6: Nel complesso non gioca una cattiva partita ma pesano le due occasioni nel secondo tempo in cui al limite dell’aria sbaglia l’ultima giocata.
LUNETTA 6: Solita partita in cui dove lo metti rende. Non riesce a rendersi pericoloso perché il Picerno chiude bene ma si muove in continuazione.
INGLESE 6: Il suo saper giocare bene di fisico crea molti spazi per i compagni. Esce sfinito dopo una buona prestazione.
STOPPA 6,5: Le sue giocate nello stretto creano qualche grattacapo al Picerno. Entra bene in partita e mette qualche pallone interessante dentro l’aria di rigore.
CARPANI 5,5: Non riesce ad inserirsi bene nei meccanismi e sbaglia qualche passaggio di troppo.
D’ANDREA 6: La sua condizione ancora é arretrata e si vede nel modo di correre e giocare la palla. Peccato per quell’occasione neutralizzata dal difensore lucano.
VERNA,MONTALTO S.V.
TOSCANO 6,5: Si sbraccia e in tutti i modi possibili predica calma alla squadra che in certi frangenti ha troppa fretta di giocare la palla. Pareggiare, ma soprattutto non subire gol, contro una squadra che sa come arrivare in porta non é poco. In quattro partite un solo gol subito. Mentalmente questa squadra arriva dove non riesce fisicamente e visto il calendario iniziale, non è poco in quanto qualche scivolone poteva pure essere prevedibile.