Juve Stabia 1-0 Catania: il pagellone rossazzurro!

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Terza sconfitta stagionale per il Catania che cade a Castellammare. A decidere la contesa è stata una rete di Meli nel primo tempo.

A Castellammare si affrontano due compagini che fanno della difesa il miglior punto di forza. I campani hanno subito una sola rete, mentre il Catania quattro. Tra gli etnei ci sono nuovi volti tra i titolari. Bouah prende il posto di Castellini, mentre Zanellato, usufruendo dell’indisponibilità di Rocca, vince il ballottaggio con Deli. È un Catania che non approccia male la partita, ma come spesso accade al primo episodio a sfavore, gli etnei vanno in bambola e non sanno più reagire. Alla mezz’ora, infatti, al primo vero affondo le vespe passano avanti. Su azione viziata da un palese fuorigioco, Candellone s’infila tra Silvestri e Curado, entra in aria e scarica per l’inserimento di Meli che di piatto indirizza la sfera sul secondo palo totalmente indisturbato. Quello che si vede dal trentaduesimo fino a fine partita è un Catania spento in tutto: idee di gioco, spunti dei singoli e alternative dalla panchina. Una squadra molle che non per caso si ritrova ad essere ultima come squadra ad aver ricevuto meno cartellini del campionato. Chiricò gioca nervoso per via delle provocazioni dei tifosi locali, Silvestri, autore di una prestazione pessima, si fa espellere per doppia ammonizione e come ciliegina sulla torta ci si mettono pure i subentrati dalla panchina, come ad esempio Dubickas, il quale sbaglia un gol praticamente fatto. Non è possibile che il Catania non sia una squadra in grado di ribaltare una partita. Su quattro partite in cui è andato sotto, solo una volta è riuscito a riacciuffare il risultato. Non si vedono miglioramenti dal punto di vista del gioco che anzi è diventato monotono e prevedibile visti i molteplici passaggi in orizzontale e lanci lunghi totalmente senza nessun senso logico. Ecco il pagellone rossazzurro.

BETHERS 6: Non viene mai particolarmente chiamato in causa e non può nulla in occasione della rete subita.

BOUAH 5,5: Non riesce a sovrapporsi come dovrebbe e a volte dietro rischia qualcosa.

SILVESTRI 4: A partire dal gol subito fino all’espulsione, nella prestazione di Tommaso si riassume il momento dell’intera squadra. Una squadra mentalmente fragile che al primo episodio negativo riesce a sbagliare sempre di più.

CURADO 4,5: Anche lui molto male. Scelte scellerate in fase d’impostazione e rischi grossissimi quando la Juve Stabia attaccava.

MAZZOTTA 5: Come al solito, in fase difensiva non riesce mai a dare garanzie. Tutte le squadre che giocano contro il Catania spingono solo dalla sua fascia. Il motivo ci sembra abbastanza palese.

ZANELLATO 6: Una delle poche note positive della partita. Recupera più di un pallone, uno dei quali avvia un contropiede incredibilmente sprecato da Chiricò, e sfiora la rete con un tiro deviato che sfiora il palo.

QUAINI 5,5: Alterna buoni recuperi ad altrettanti palloni persi velenosi.

ZAMMARINI 5,5: Il non gioco visto tra Latina e Castellammare non aiuta un giocatore delle sue caratteristiche.

MARSURA 5: Ad eccezione del contropiede ben gestito nel primo tempo in cui Chiricò sbaglia, si vede il solito Marsura che s’incarta col pallone e che non riesce a saltare l’uomo.

DI CARMINE 5,5: Fa quel che può giocando per lo più spalle alla porta di sponda. Viene arginato molto facilmente visto che la maggior parte del tempo era isolato.

CHIRICÒ 5: Non è proprio in giornata. Va a provocare un avversario facendosi ammonire, sbaglia un gol clamoroso in contropiede e dai suoi piedi non nasce mai alcun pericolo. Le colpe, però, non sono da dare solo a lui.

CASTELLINI 6: Meglio di Bouah. Entra con più convinzione.

RIZZO 5,5: Cerca di dare la giusta fisicità in mezzo al campo, ma va spesso per commettere fallo.

SARAO 5: Non si vuole essere sempre cattivi con lui, ma è mai possibile che non riesce mai a tenere un pallone avanti?

DUBICKAS 5: Non fa molto, ma il gol sbagliato nel finale è pesante.

LADINETTI 4: Sulla prestazione molto male, ma è ancora peggio il fatto che a fine partita era a ridacchiare come se nulla fosse successo.

TABBIANI 4: In otto partite si può cominciare a dare un primo bilancio. Solo due giocatori in tutta la rosa sono andati a segno e sono solo due le vittorie ottenute. Il tempo della pazienza sta finendo e per i valori del Catania è imbarazzante vedere in campo una squadra senza idee, senza carattere e nervosa. Errare è umano ma perseverare è diabolico!

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