Catania – Bari 0-0. Reti inviolate, ma tanto spettacolo in campo. Mazzarani si divora un gol fatto. Netto il fallo da dentro-fuori di Awua.
Catania – Bari 0-0: top e flop. Prova gagliarda dei rossazzurri da un punto di vista caratteriale e spunti positivi per il prosieguo del campionato alla guida di Cristiano Lucarelli. Risultato che sta un po’ stretto, anche e non solo per la mole di gioco sviluppata.
Le due squadre hanno dato luogo ad un match pimpante e piacevole, sia per le occasioni da gol create che per l’agonismo messo in campo. L’inizio della gara è subito effervescente, con il Bari che cerca di spezzare il ghiaccio con una punizione dalla distanza di Costa al 4′, facile per Furlan.
Gli uomini di Lucarelli, però, stanno sul pezzo e si catapultano in avanti con grande veemenza e convinzione. Di Piazza svaria su tutto il fronte d’attacco e non dà punti di riferimento, ma al 9′ il suo cross non trova nessun compagno.
Squillo dei biancorossi due minuti dopo con Antenucci che, dal limite dell’area, libera l’accorrente Costa capace di ribadire a rete, ma Furlan libera con i pugni.
Il Catania è un diesel e comincia a prendere convinzione man mano che passa il tempo. Al 18′ Di Piazza rientra sul destra e costringe alla ribattuta Frattali, ma Mazzarani spreca incredibilmente il tap-in vincente a mezzo metro dalla porta.
Quattro minuti dopo, episodio emblematico del match: calcio d’angolo corto di Lodi per Calapai che lascia al numero 10 etneo, il cui cross viene interrotto dal braccio di Awua dentro l’aria di rigore barese. L’arbitro Marchetti di Ostia Lido ha bisogno di consultarsi con l’assistente di linea, prima di decretare calcio di punizione dal limite dell’area!
Da quella zolla, Lodi calcia benissimo all’altezza dell’incrocio dei pali e costringe Frattali al miracolo, quando siamo già al 22′.
Fase concitata del match, con il Catania ancora in avanti alla ricerca del gol. Al 36′ cross di Calapai in aria di rigore, dove si fa trovare pronto Di Piazza che calcia al volo, ma centrale. Respinge ancora l’estremo difensore pugliese.
Sul finire della prima frazione di gioco, l’ex di turno Mirko Antenucci si fa vedere dalle parti etnee con una conclusione da fuori area agevolmente parata da Furlan.
Ripresa che vede i biancorossi pericolosi al 53′ ancora con Antenucci: velenosa la sua conclusione che si spegne a lato non di molto.
Squadre che avvertono la stanchezza della prima metà di gara, anche a causa del terreno pesante dovuto all’acquazzone abbattutosi a cavallo tra il 20′ ed il 45′. Nel giro di due minuti, prima Awua chiama Furlan al colpo di reni e poi Mazzarani segna, ma entrambi si trovavano in posizione di off-side.
La stanchezza delle due squadre si tramuta in cartellini: Folorunsho, Costa e Brera per il Bari, Silvestri per il Catania.
Giro di cambi quando siamo al 70′: per i rossazzurri, fuori Dall’Oglio e Lodi, dentro Rizzo e Barisic; rispondono i galletti con l’ingresso di Ferrari e Floriano per Antenucci e Costa.
Al minuto 81′ nitida occasione da gol sui piedi di Folorusnho, ma il centrocampista ex Francavilla allarga il compasso in maniera maldestra e calcia a lato, con grande fortuna per la retroguardia etnea.
Da lì a poco la partita scema di intensità, a parte uno sterile forcing finale della compagine allenata da Cristiano Lucarelli. Barisic prova a sudare la maglietta con qualche interessante affondo sulla fascia, condito da cross mal calibrati con i compagni piazzati e pronti in area di rigore per ribadire in rete.
Finisce col triplice fischio finale dell’arbitro Matteo Marchetti, protagonista per tutto l’arco del match, insieme alla buona prestazione di tutti e 22 (più riserve) giocatori scesi in campo.
TOP
DI PIAZZA. Svaria su tutto il fronte d’attacco, fornendo pochi punti di riferimento agli statici difensori baresi, specie a Di Cesare che non lo prende mai. Attacca spesso la profondità e conclude due volte in porta, costringendo Frattali agli straordinari. SPEEDY GONZALEZ.
WELBECK. Ottima prestazione del ghanese che corre come un forsennato per tutti i 90 minuti. Superlativo in fase di interdizione, perché riesce a spezzare sul nascere qualunque trama da gioco costruita dai metodisti biancorosso. PREZIOSO.
DIFESA. Si registra, senza dubbio, un netto miglioramento. Biagianti, sembra aver conferito maggiore esperienza al reparto arretrato. Mbende rimane sempre concentrato, riuscendo a disimpegnarsi con più autorevolezza. Silvestri, dal canto suo, si esibisce in chiusure importanti, a parte qualche sbavatura. CICATRIZZATI.
FLOP
PINTO. Poco convinto nelle sue giocate, sia quando gli riescono che quando non gli riescono. Non si intende con Di Piazza, fornendogli dei palloni impossibile da raggiungere. SOTTO TONO.
CONCRETEZZA. In queste due partite casalinghe abbiamo assistito a parecchi miglioramenti, sia da un punto di vista caratteriale che tattico. Manca, tuttavia, l’ultimo aspetto che, se aggiustato un po’, corrisponderebbe ad un numero di gol decisamente più elevato per la mole di gioco sviluppata: la concretezza sotto porta. Pane per Lucarelli che, di mestiere, faceva il bomber. LAVORARE, LAVORARE E…CERCARE UNA PUNTA CENTRALE NEL MERCATO DI GENNAIO.
Giuditta Agata Leotta
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