Nel segno del minuto 91: (Catania – [Bisceglie) – Catania] 1-1

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Catania - Bisceglie 1-1 - nel segno del minuto 91
fonte foto: cataniatoday.it

Corsi e ricorsi storici, nel segno del minuto 91, spaccano il grido dell’indignazione divenendo Commedia. Catania – Bisceglie 1-1, fra nefasti ricordi lucarelliani.

Catania – Bisceglie 1-1. Un po’ di sana credibilità non guasta mai, soprattutto quando serve ripresentarsi al meglio della propria forma, delle proprie condizioni psichiche.

Serve rimembrare per condensare il pensiero etneo, per conferirgli una forma. La “lucarelliana” forma, quella di chi ama le sfide sconsigliate da tutti (eleganza a parte sulla dichiarazione post sbarco aereo da Pisa), quella “Mission Impossible” senza promessa di redenzione.

Ma noi siamo dei G.F.P. (Grandissimi Figli della Proboscide) e ce l’abbiamo sempre lunga…la memoria. Da essa, siccome fidata, tiriamo fuori le parole della fiamma più grande fra le due biforcute dell’ottava bolgia, quella che Dante riconobbe in Ulisse:

«”O frati,” dissi, “che per cento milia
perigli siete giunti a l’occidente,
a questa tanto picciola vigilia

d’i nostri sensi ch’è del rimanente
non vogliate negar l’esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza”.»

(vv. 112-120) – Canto 26 – Divina Commedia.

“Canoscenza” o “conoscenza” che plasmò l’Ulisse dantesco fino a consumarlo e a dimenticarsi della sua Penelope (mischinedda). Rammentare è cosa buona e giusta.

Legge del Contrappasso calcistico

Noi lo ricordiamo quel momento, il minuto 91, quando Delvino gelò i nostri cuori. Era il 21 Marzo 2018 e si disputò Bisceglie – Catania, conclusasi col risultato di 1-1. Sulla panchina sedeva proprio mister Lucarelli. Questi furono i nostri top e flop.

Un caso? Anche in quell’occasione il Catania disputò una buona partita, condita da un palo di Lodi (su punizione), uno di Barisic (Ripa ribadì in rete, ma era in off-side) e da innumerevoli occasioni da gol fallite. Anche in quell’occasione, per mancanza di personalità, non si riuscì a chiudere il match, finché non lo raddrizzò Delvino.

Solo un caso? E qui subentra qualche dubbio. Al 73′ il tecnico toscano inserì, inspiegabilmente, Marchese, Rizzo e Bogdan, al posto di Porcino, Bucolo e Barisic consegnando, di fatto, campo e metri alla formazione nerazzurra.

Per la legge del Contrappasso calcistico, il ritorno di Lucarelli sulla panchina etnea ha coinciso con un pareggio 1-1 contro il Bisceglie, con le stesse sfortune (traversa di Mazzarani) e le stesse pecche nei cambi (Saporetti inadatto anche perché convalescente), subendo gol allo stesso minuto numero 91.

Insomma, un destincomune che lega Lucarelli al Catania, un po’ come Ulisse e la sua ciurma, investiti da una tromba d’aria che ribaltò poppa e prua. Così fu, così è stato.

Questione di “spigoli”

A fine partita abbiamo apprezzato il consueto “cerchio della fiducia”, gesto caratteristico del tecnico livornese. Avremmo voluto esserci in mezzo, per capire quale siano state le parole usate. Non sapremo mai quali frasi fatte si dicono in questi momenti (o forse sì).

Dopo undici giornate, in vero, non abbiamo capito che forma abbia questo Catania: cerchio, triangolo, esagono… Sembra più un poligono irregolare a cui si vuole dare il nome di “squadra”, tentando di attribuirgli un valore.

Probabilmente, più del cerchio, bisognerebbe fare un quadrato. Disporre i giocatori in riga, su ogni lato, ponendo nei vertici quei giocatori di maggior esperienza, attribuendogli le responsabilità che derivano dalla loro “busta paga”.

In questo modo, potremmo sentirci più dissetati dal bicchiere mezzo pieno degli ottimisti e meno assetati dal bicchiere mezzo vuoto dei pessimisti, virando verso un bicchiere intero da bere in un solo sorso e senza che ci vada troppo di traverso.

Purtroppo o per fortuna, la vita è un punto di vista ed il calcio è la sua parafrasi migliore. Per fortuna, tuttavia, la matematica non è un’opinione e i numeri, se associati a significati concreti, rappresentano la nuda e cruda realtà.

Sono già 9 i punti di distacco dalla capolista Reggina e 9 le reti rimediate dai rossazzurri nella ripresa, la maggior parte delle quali subite nell’ultima mezz’ora. Ci dispiace andare contro il buon ottimismo a fine partita da parte di Cristiano, ma domenica arriva il Bari e non saranno ammesse disattenzioni. Pena, l’ennesima goleada.

Quindi, rammentiamo che fa bene a tutti. Il ricordo del passato deve servirci da insegnamento per scongiurare un futuro senza prospettive, al quale siamo già abituati da troppo tempo ormai.

Catania – Bisceglie 1-1: le pagelle

CATANIA (3-5-2): Furlan 6,5; Mbende 6,5, Silvestri 6, Biagianti 6; Calapai 6,5(dall’86’ Biondi sv), Rizzo 6, Lodi 5 (dall’81’ Bucolo sv), Welbeck 6,5, Marchese 6 (dall’86’ Saporetti 4); Di Piazza 4,5 (dall’81’ Catania sv), Mazzarani 5 (dal 61′ Curiale 4). A disp.: Martinez, Noce, Saporetti, Biondi, Bucolo, Barisic, Rossetti, Curiale, Catania, Distefano. All: Cristiano Lucarelli 5.

BISCEGLIE (3-5-2) – voto 6,5: Casadei; Turi, Hristov, Piccinni; Mastrippolito (dal 46′ Ferrante), Abonckelet, Zibert, Camporeale (dal 72′ Ebagua), Tarantino (dal 61′ Cardamone); Montero, Gatto (dal 17′ Longo). A disp.: Borghetto, Wilmots, Murolo, Dellino, Cardamone, Ferrante, Spedaliere, Ebagua, Manicone, Longo. All: Sandro Pochesci.

ARBITRO: Federico Longo di Paola – voto 6.

ASSISTENTI: Amir Salama di Ostia Lido e Domenico Fontemurato di Roma 2 – voto 6.

AMMONITI: Montero al 54′.

ESPULSI: –

RECUPERO: 1′ pt; 5′ st-

INDISPONIBILI: Sarno, Esposito, Di Molfetta e Llama; Diallo, Zigrossi, Ungaro e Rafetrainaina.

SQUALIFICATI: Dall’Oglio.

DIFFIDATI: –

SPETTATORI: 6.724.

Pietro Santonocito

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