15/05/2019 – Play-off di serie C 2018-19 – Catania vs…Catania

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fonte foto: Corriere dello Sport

15/05/2019 – Casertana, Francavilla, Potenza, Rende, Reggina o Monopoli? Nessuna certezza, tranne una: il primo, prossimo avversario del Catania, sarà il Catania.

Mai frase fatta fu così attuale e ricorrente per tutta una stagione. Quante volte è stata ripetuta? Decine, centinaia di volte…eppure, l’avversario del Catania rimane proprio sé stesso…irrimediabilmente.

Come un cane che si morde la coda, come una madre che si lamenta del figlio discolo e senza educazione, come un dottore che si lamenta col paziente incolpandolo di errori che sono solamente i suoi. Esempi, nella vita quotidiana, ce ne sono a non finire, a dimostrazione di quanto il calcio sia allegoria della vita quotidiana.

Dibattersi, scalciare, puntare il dito contro x o y, in questo momento, serve a poco. Non si può sapere a priori se questo “inutile baccano” possa risultare la chiave di volta di questa stagione. I più saggi capiranno che, tra le certezze e le incertezze, meglio dimenarsi per le certezze.

Tiriamo le somme

Conclusa la regular season si fa l’uguale, come ogni azienda che si rispetti e che mira a migliorare.

  1. La prima considerazione da fare riguarda l’obiettivo primo posto: non centrato. Le aspettative della piazza rossazzurra sono state proporzionali alle premesse, alle attese, ai “colpi di mercato” dimostratisi al di sotto delle loro potenzialità. I vari Marotta, Di Piazza, Llama, Carriero, Scaglia, Ciancio, Curiale bis, ecc. hanno dato meno di quanto ci si aspettava.
  2. Non si è riuscito a trovare la giusta quadratura. Aldilà degli allenatori che hanno posato sulla panchina etnea, abbiamo visto cambiare sin troppi moduli, interpreti e schemi di gioco che, a conti fatti, sono stati poco determinanti o, in alcuni casi, addirittura deleteri.
  3. Non si è visto un gruppo coeso, una squadra. Strettamente legato al punto 2, non si è visto un gruppo felice di svolgere il lavoro più bello del mondo. Tante mani alzate, mancanze di rispetto e ingiustificate reazioni di chi scendeva dall’Olimpo del calcio, quando, di quell’Olimpo, non conosceva nemmeno il nome.
  4. Monologhi anziché conferenze stampa. Nei momenti in cui la gente necessitava di risposte a delle domande irrisolte tutt’ora, si è assistito a dei monologhi e non a dibattiti finalizzati alla trasparenza, chiarezza, unione di intenti e a quelle famose 5 componenti, divenute più uno sponsor personale che un ideale da inseguire. In questi casi, le colpe sono suddivise 50% alla società e 50% alla stampa locale.
  5. Professionalità gettata nella spazzatura. Come continuazione del punto 3, abbiamo assistito a rare “escrescenze” di anti-professionalità dei tesserati rossazzurri, rei di aver esposto la loro semplice goliardia post-figuraccia a chiara visione sui social network. Gente che si dilettava a giocare con la playstation (e a filmarsi pure) o che festeggiava dopo una sconfitta atroce, colma e ricolma di vergogna che non sono stati capaci nemmeno di portare addosso, talmente basso è il livello umano di codesti pseudo-giocatori.
  6. Cambio allenatore e marcia indietro. Su questo, poco possiamo dire, se non augurarci che il secondo cambio possa legittimare un ricompattamento generale. Tuttavia, il “come” fa pensare ad una società in gran confusione, incapace di darsi delle risposte a problemi da essa stessa messi in risalto e attribuiti, anche ingiustamente, a tifosi che colpa non hanno.

Queste sono solo alcune delle nefandezze “apprezzate” in questa stagione. Potremmo parlare di quanto imbarazzante sia stata la “squadra” in svariate occasioni, ma questa sarebbe solo la punta dall’iceberg.

Sì, ma…con che ambizioni si disputeranno i play-off di serie C 2018-19?

Messo un punto, chiuso e accantonato il libro delle meraviglie di questa stagione, inizia un nuovo “campionato nel campionato”: i play-off di serie C 2018-19. Con che ambizioni arriva a questo torneo il Calcio Catania?

I dubbi sono leciti, considerato il cambio di allenatore. Le risposte, come sempre, le darà il campo, ma non è chiaro cosa possa dare, in più, questa rosa, considerati gli acciaccati, i giocatori con altre ambizioni per il prossimo futuro e i “non-più-giovanissimi”.

Perché, se l’ambizione è quella del “comu finisci si cunta“, allora non é chiara la gravità della situazione. Se l’ambizione, invece, è quella di confrontarsi contro la squadra peggiore fra la quinta e la decima posizione…be’…allora l’epilogo sarà sicuramente straziante.

Focus sulle possibili avversarie

Fatta quella doverosa premessa e fissato il concetto cardine per il quale, chiunque possa essere l’avversario del Catania, non sarà mai peggiore del Catania stesso, facciamo un breve “refresh” della memoria di chi legge:

→ Le partite del primo turno a gironi

Reggina-Monopoli

Potenza-Rende

Virtus Francavilla-Casertana

La peggiore classificata fra tre vincenti di questi tre incontri sarà il prossimo avversario del Catania. Chi lo può prevedere? NESSUNO.

Chi può dire che sarà la Reggina e non il Monopoli? Chi può dire che sarà il Potenza e non il Rende? Chi può dire che sarà il Francavilla e non la Casertana? Solo chi ha la sfera di cristallo o chi ci fa credere di averla per venderci solfa.

Quello che possiamo fare, alla data attuale, è analizzare dei numeri CHE ABBIANO VALORE (e non delle medie punti non ponderate). Fra questi, ci sentiamo di mettervi davanti la classifica di serie C girone C 2018/19 delle ultime 10 giornate:

Pos.SquadraPunti
1Potenza21
2Francavilla21
3Trapani19
4Reggina17
5Catanzaro16
6Juve Stabia16
7Siracusa16
8Rieti16
9Rende15
10Catania15
11Monopoli13
12Paganese13
13Casertana12
14Cavese12
15Sicula Leonzio11
16Bisceglie10
17Vibonese7
18Viterbese6
19Matera0

 

Da questa si evince che le squadre più in forma sono sicuramente il Potenza ed il Francavilla. Due gradini più giù troviamo la temuta Reggina, a quota di 17 punti in 10 partite, capace di rifilarcene 3 recentemente.

Troviamo il Catania appaiato alla nona posizione, insieme al Rende. Poco più sotto troviamo il Monopoli, in undicesima posizione, mentre la Casertana è la peggiore fra tutte, con i suoi 12 punti in 10 partite.

Altro di significativo non si può dire. Inizia un nuovo campionato e tutto si azzera: medie punti, fattori positivi e negativi, in generale.

Non resta altro che deporre la “penna di guerra” e stare a vedere cosa riusciranno a dare questi tesserati del Calcio Catania. Non servono i favori del pronostico, serve capire quanto è grande la voglia di andare in serie B.

Ai posteri, l’ardua sentenza.

Pietro Santonocito