Juve Stabia – Catania 1-0: solo flop!

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Troppo “poco” per essere vero. Catania in versione “bradipo tridattilo” a Castellammare. Il progetto non decolla: intestardirsi perché? Juve Stabia – Catania 1-0: top e flop.

Al “Menti” i rossazzurri rimediano una sconfitta col minimo sforzo per i padroni di casa. Le vespe hanno saputo preparare la partita nel migliore dei modi, adempiendo all’unico dovere: limitare Chiricó. Risultato? Vittoria.

È bastato mettere la tripla marcatura a Chiricó per annullare completamente un Catania senza idee, senza mordente, senza gli occhi rossi di sangue.

FLOP e basta

Come nei casi in cui si vince e non puntualizziamo alcuni “nei”, in una partita come questa non ci sentiamo di “salvare” nessuno. Qualcuno, per blasone, per ruolo e per responsabilità, sará citato qui di seguito, ma non per questo sarà ritenuto “più colpevole” di altri. Tutti colpevoli in egual misura, da Pelligra all’ultimo magazziniere.

Silvestri e Curado. Hanno sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare: posizionamento, anticipi, passaggi in fase di impostazione, contrasti. L’espulsione di Silvestri è solo l’esatto risultato di quello che si meritavano… entrambi.

Mazzotta. In apprensione totale. Perché complicarsi la vita, tentando giocate che riuscivano anni fa, piuttosto che fare la cosa più giusta e concreta senza rischiare imbarcate micidiali?

Quaini. Poche verticalizzazioni e squadra troppo bassa di baricentro, anche per un suo atteggiamento troppo attendista. In quel ruolo ci vuole anche molta personalità, non solo buoni piedi.

Terna arbitrale. Ennesima catastrofica e inadeguata terna arbitrale da fare accapponare la pelle quelli di “Locri”, “San Luca” o Marigliano. Ormai sta diventando l’unica certezza giornata dopo giornata, il che non può essere accettato con così tanta disinvoltura. Ennesimo episodio a sfavore, col gol gialloblù viziato da un palese fuorigioco.

Tabbiani. Non basta assumersi le proprie colpe nel post-partita. Troppo facile. Serve “assegnarle” a chi, in questo momento, non se le sta prendendo. Un bravo condottiero questo fa. Le soluzioni le devono trovare tutti, non solo l’allenatore, ma se quest’ ultimo non si fa rispettare abbastanza, accentrando volta per volta le critiche su di sé, allora manca carattere. Infatti, questo è il Catania: un ottimo aggregato di talenti (non ancora “squadra”)…senza personalità.

Società. Smettiamola di fissare obiettivi/traguardi o progetti. Attorno alle parole si creano aspettative importanti. Evitate di pronunciare ancora obiettivi stagionali, così da non cadere nel ridicolo. State tranquilli che se vi vediamo sudare, l’applauso ve lo facciamo lo stesso. Evitiamo i grandi proclami, che è meglio…