Finisce in parità l’atteso match del “Massimino” tra Catania e Cosenza. Primi 25 minuti da film horror per gli uomini di Lucarelli, che subiscono 2 gol e vengono annichiliti tatticamente dagli uomini di Braglia. Catania 2-2 Cosenza: top e flop.
Dopo le reti di Mungo e Bruccini, il Catania accorcia subito con Barisic e agguanta il pareggio sul finale con Manneh. I rossazzurri, quindi, non riescono a sfatare il tabù Cosenza, indenne al Massimino dalla stagione ’48-’49 (4-2 per gli etnei). Ecco i nostri top e flop.
Top
BARISIC: Maks è la sorpresa tattica di Lucarelli, infatti, viene adattato a destra, come esterno di centrocampo. Crea scompiglio e salta puntualmente il suo diretto avversario, mettendo interessanti palloni in area. In occasione del gol, fa un gran movimento, che lo mette davanti all’estremo difensore, purgandolo. CORSA E IMPEGNO.
RIZZO: A centrocampo, finalmente, si vede corsa e voglia di andare incontro al pallone. Nel primo tempo non convince, ma nel secondo tempo recupera tantissimi palloni, da cui potevano nascere seri presupposti per andare in gol. Lo si nota, spesso, nella fascia e mettendo tanti palloni a centro area, puntualmente ribattuti dai calabresi. DI VITALE IMPORTANZA.
MANNEH: Khalifa duetta con Marchese, con cui scambia tanti palloni. Dà freschezza e dribbling e, in occasione del gol, è abile a farsi trovare pronto in mischia. Viene premiato per il suo particolare impegno, perché, anche se utilizzato poco, si mette sempre al servizio della squadra. IMPEGNO COSTANTE.
Flop
TEDESCHI: Oggi Luca non è in giornata. È puntualmente messo in difficoltà dalla potenza fisica di Baclet e dalla rapidità di Mungo. In occasione del vantaggio calabrese, lui, assieme a Bogdan, non chiudono e permettono all’avversario di avanzare sino al limite dell’area di rigore. Si fa ammonire e, a differenza di Bogdan – che al secondo tempo fa a spallate con Baclet – non dà segni di ripresa. PER L’ENNESIMA VOLTA DELUDENTE.
CURIALE: Assente per tutto il match. A differenza di Ripa e Barisic (che vanno spesso a contatto con i giocatori calabresi) non tenta mai l’uno contro uno e viene costantemente anticipato. In area vengono messi tanti cross, ma lui non fa mai il movimento ad anticipare, caratteristico degli ultimi suoi mesi. Da dopo la partita interna con la Casertana è irriconoscibile. IN LETARGO.
FORNITO/MAZZARANI: Giuseppe è spaesato più di Mazzarani e di Lodi. Sbaglia molto, perdendo palloni e peccando di qualità, determinante fino a qualche mese fa. È il primo a lasciare il campo. Andrea, invece, messo punta con Curiale, non riesce a far da collante, dando pochi frutti alla manovra .A centrocampo ha troppa fretta e preferisce il tocco di prima alla più semplice gestione del pallone. In attacco, invece, non è mai presente, probabilmente per il suo istinto da centrocampista. ESPERIENZA DA COMPRARE, ALTRO CHE VENDERE.
LUCARELLI: Azzarda, proponendo una formazione atipica. Mazzarani adattato punta, assieme a Curiale (esperimento fallito); bene Barisic, adattato esterno; a centrocampo, Fornito-Lodi-Rizzo. Nel secondo tempo ha il merito di lanciare Brodic (che viene murato in area piccola) e Manneh (risultato determinante). Il difetto di Cristiano è quello di sbagliare l’approccio alle gare interne, con troppi “esperimenti” nell’undici iniziale. I rossazzurri, per più volte in questa stagione, giocano un tempo dei due a disposizione. Oggi, il rammarico è quello di aver regalato il primo tempo ai cosentini. Il tecnico è sempre presente e difende i suoi ragazzi, ma alle volte paga l’inesperienza. FORTE PERSONALITA’ CHE PORTA ALLA TROPPA CONVINZIONE.
Christian Alessio
fonte foto: http://www.ilovepalermocalcio.com