Notizia di stamane il cambio della guida tecnica etnea. In panchina siederà Walter Novellino, ex Catania nella stagione 86′-87′.
Dopo l’esonero di Andrea Sottil, la società etnea decide di affidare la guida tecnica della prima squadra a Walter Novellino. Di seguito il comunicato ufficiale del Calcio Catania:
Il Calcio Catania comunica di aver affidato l’incarico di allenatore della prima squadra al signor Walter Novellino, nato a Montemarano (Avellino) il 4 giugno 1953. Il nuovo tecnico rossazzurro dirigerà oggi, alle 15.00, il primo allenamento settimanale. Walter Novellino ed il collaboratore tecnico Simone Tomassoli saranno presentati ufficialmente ai giornalisti ed agli operatori dell’informazione mercoledì 27 febbraio alle 12.00, in Sala Congressi, a Torre del Grifo Village.
Battuta, quindi, la concorrenza di Carmine Gautieri, il quale preferiva un contratto a scadenza 2020, mentre l’A.D. Pietro Lo Monaco aveva messo sul piatto un contratto di quattro mesi (fino a Giugno 2019) con rinnovo automatico di un anno in caso di promozione in B.
Walter Novellino: la carriera da giocatore
La carriera di Walter Novellino si estende dal 1971 al 1988 e vanta un buon pedigree. Sono tante le gloriose maglie indossate, dal Torino all’Empoli, dal Perugia al Milan (dove vinse lo scudetto “della stella” numero 10), per concludere la sua carriera a Catania, nel 87′-88′ (retrocessione in serie C dalla B – lui in panchina).
In carriera ha totalizzato complessivamente 227 presenze e 30 reti in Serie A e 103 presenze e 4 reti in Serie B.
Il 23 settembre 1978 debutta in Nazionale a Firenze, diventando il primo irpino ad indossare la maglia della nazionale maggiore, nell’amichevole vinta con la Turchia (1-0). Rimane questa l’unica presenza in maglia azzurra di Novellino, chiuso nel suo ruolo dal dualismo dell’epoca Causio-Sala.
Walter Novellino: la carriera da allenatore
Inizia nelle giovanili del Perugia e subentra a Buffoni alla guida tecnica dei bianco-rossi nel lontano 1992-93, ma viene esonerato da Luciano Gaucci a causa di un diverbio sul ruolo in società di Ilario Castagner.
È specialista in “promozione”, infatti l’anno successivo porta il Gualdo, una cittadina di soli 15 mila abitanti, dalla C2 alla C1 e sfiora la serie B l’anno dopo, perdendo la finale play-off contro l’Avellino di Boniek.
Anche a Napoli lo ricordano con piacere, grazie alla promozione azzurra dalla serie B alla serie A nel 2000. Da lì a poco, il suo exploit nella massima serie A, con la salvezza del Piacenza e la Coppa Uefa, Coppa Italia e Intertoto centrati in differenti anni con la Sampdoria.
Difficile il suo approdo al Torino nel 2007, a causa di un rapporto sin troppo focoso con Cairo che lo esonera nell’Aprile 2008, lo richiama nel Dicembre 2008 (al posto di De Biasi) e lo ri-esonera il 24 Marzo 2009, con la squadra in zona retrocessione.
Da un granata all’altro, passa alla Reggina nel Giugno 2009, rimanendo alla guida tecnica per soli 4 mesi, fino all’Ottobre 2009, quando perde 2-0 proprio contro il Torino, lasciando i calabresi quart’ultimi in classifica.
Dopo l’avventura come consigliere del Perugia nel 2011, ancora una parentesi poco felice, questa volta a Livorno: rileva Pillon nel Febbraio 2011, ma rescinde consensualmente con gli amaranto nel Dicembre 2011, a causa della sconfitta contro il Brescia.
Il 20 marzo 2013 diventa allenatore del Modena, in serie cadetta, sostituendo l’esonerato Dario Marcolin, portando gli emiliani fino alla semifinale play-off persa col Cesena. Il 28 febbraio 2015, in seguito a una sconfitta interna col Bari, viene esonerato dalla società gialloblù, con la quale trova un accordo per la rescissione consensuale del contratto.
Il 10 marzo 2016 viene ingaggiato come nuovo allenatore del Palermo, in Serie A; tuttavia dopo appena quattro partite e un punto conquistato, arriva l’esonero.
Torna ad allenare il 28 novembre seguente, sostituendo Domenico Toscano sulla panchina dell’Avellino, portando gli irpini a fine stagione alla salvezza. Il 3 aprile 2018 viene esonerato dal club irpino, venendo sostituito da Claudio Foscarini.
Walter Novellino: moduli, tattica e numeri
È sempre stato un allenatore di carisma e spirito, doti che gli hanno permesso di toccare livelli importanti e di battibeccare con dirigenti e presidenti.
Non è mai stato uno che le manda a dire, per questo, magari, ha ottenuto qualche esonero di troppo, causa di alcuni atteggiamenti abbastanza focosi.
Da un punto di vista tattico, predilige il 4-4-2, con una difesa solida, un regista a centrocampo, un attaccante di peso ed una seconda punta di qualità, abile (come lo era lui stesso da giocatore) nel dribbling. Qualche volta, ha impiegato anche il 4-3-3.
Non ha una media punti altissima. Nell’ultima esperienza, ad Avellino, ha accumulato 1,23 punti a partita (PPP) in 63 partite. La sua media punti migliore l’ha ottenuta a Napoli, nel 2000, con 1,67 PPP in 48 partite.
Pietro Santonocito