Virtus Francavilla: molto “Franca” e poco “Villa”

Prossimo avversario dei rossazzurri è la Virtus Francavilla di Bruno Trocini. I pugliesi arrivano al Massimino a seguito del buon pareggio casalingo contro la Reggina.

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Fonte: calcio del sud

Prossimo avversario dei rossazzurri è la Virtus Francavilla di Bruno Trocini. I pugliesi arrivano al Massimino a seguito del buon pareggio casalingo contro la Reggina.

Abbiamo più volte parlato del Francavilla, formazione che ci ha dato, spesso, del filo da torcere. Già l’anno scorso si è dimostrata una compagine in grande forma, specie nella parte finale della stagione.

Virtus Francavilla: la rosa

Rispetto all’anno scorso sono andati via parecchi pezzi da 90, come Nordi (Sicula Leonzio), Folorunsho (Bari), Vrdoljak (Picerno), Partipilo (Ternana), Sarao (Cesena), approdati alla corte di squadre ben più blasonate dei bianco-azzurri.

Tuttavia – e qui gran merito va alla dirigenza pugliese, dal d.g. Pierluigi Valentino all’amministratore Sardiello – il livello della squadra non si è abbassato, come si evince dalla bella prestazione contro la Reggina, una delle pretendenti al primato.

La rosa allenata da mister Trocini, riconfermato dopo il positivo scorcio di campionato che ha visto il Francavilla posizionarsi al sesto posto in graduatoria, ha mantenuto invariata l’età media: 24 anni.

In attacco, Trocini potrà usufruire dell’argentino Federico Vàzquez, classe ’93, ex Siracusa e Troina. Al suo fianco, quel “famoso” Leonardo Perez tanto inseguito dai rossazzurri (classe ’89), con l’alternativa di lusso che si chiama Allan Baclet, classe ’86, ex Reggina e Cosenza.

A centrocampo, la sapienza di Denny Gigliotti è posta al servizio di giovani di belle speranze come Federico Zenuni, Alessandro Albertini e Fabio Delvino. A sostegno, l’esperienza di Andrea Bovo, con Leonardo Nunzella pronto a subentrare nell’out di sinistra.

Difesa sicuramente fra le più giovani del girone, ma non per questo di valore inferiore. Tiritiello e Caporale (’95 entrambi) supportano il nuovo acquisto in prestito dal Benevento, Luca Sparandeo, classe ’99, messosi in evidenza già contro la Reggina (bel tiro da fuori).

Modulo, tattica e gioco

È ancora prematuro etichettare squadre in questa fase di stagione, soprattutto se formate da tanti nuovi innesti, per giunta molto giovani. Logico pensare, invece, che l’età possa essere un vantaggio per gli ospiti, se la partita dovesse rimanere in bilico sino alle battute finali.

In base a quanto visto contro la Reggina, la Virtus Francavilla gioca un calcio abbastanza spregiudicato, sulla falsa riga dell’anno scorso, come piace a mister Trocini. Ciò non vuol dire che il 3-5-2 adottato sia interpretato solo a trazione offensiva, anzi…

Sicuramente, i bianco-azzurri interpretano meglio dell’Avellino questo modulo. Possono contare su due quinti di centrocampo di tutto rispetto (Nunzella o Albertini e Delvino) che sanno fare bene entrambe le fasi e hanno esperienza in questo ruolo.

Uno dei punti forti sono gli schemi su calcio da fermo: se ne fa un uso spasmodico. Spesso e volentieri gli uomini di Trocini organizzano trame difficili da interpretare e arrivano alla conclusione in porta piuttosto facilmente. Chiedere alla Reggina per maggiori informazioni.

Da tenere sotto controllo anche i difensori: hanno il vizietto del gol. I tre centrali non lesinano a concludere a rete, trovando l’inzuccata specie nei calci d’angolo, ove vanno a nozze anche e non solo per via della statura, che pareggia il 1,90 m.

Infine, ma non per importanza, l’attacco è composto da giocatori di tutto rispetto. Vazquez e Perez non sono delle vere punte centrali e non danno riferimenti. Senza contare Baclet che può subentrare in corso d’opera o – perché no – utilizzato a sorpresa dal primo minuto.

Pietro Santonocito

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