Sei favorevole all’eutanasia del Calcio Catania?

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Per me si va tra la perduta gente

Il sondaggio non è rivolto a chi odia, ma a chi ama. Nello specifico, esso chiede il parere di quei tifosi veraci rossazzurri che tengono al bene dei colori rossazzurri, in tutte le sue espressioni. Sei favorevole all’eutanasia del Calcio Catania?

L’amore ha mille sfaccettature, così come l’odio. Qualche volta, si scambia l’odio per amore e viceversa, tentando di giustificare l’uno con le fattezze dell’altro, in assenza dei contenuti validi per giustificarne la veridicità.

Con questo tema, che si concluderà con un sondaggio democratico, non si vuole:

  1. Monopolizzare il pensiero altrui;
  2. Attaccare o offendere il pensiero altrui;
  3. Ergersi a depositari della verità assoluta;
  4. Fare le veci di, rappresentare o essere sozzini di…;
  5. Confutare l’inconfutabile, tendendo all’assurdo.

Nulla di tutto ciò. Si vuole suggerire l’ennesimo spunto di riflessione, imposto, come predicato da 5 anni oramai, dall’ultimo sentimento rimasto nel cuore: l’Istinto Rossazzurro.

Non è passione, non è logica, non è economia, non è politica, non è violenza, non è calcio, non è sport. Si tratta di un istinto, oltre ogni sentimento di avversione o solidarietà, perché l’ultimo.

Come ogni “ultimo” che si rispetti, deve essere accompagnato da un gesto, unico e insindacabile, di carattere risolutorio e non transitorio. Non può accontentare qualcuno che sia una minoranza, né la maggioranza, ma la totalità.

Non può essere contaminato da contenziosi a carattere personale, da interessi di business, politica o lucro di ogni genere, perché finirebbe per creare una realtà così distorta che si autodistruggerebbe da sola, nel giro di poco tempo.

Deve rappresentare una rinuncia, un atto di estremo amore (non ordinario), la massima espressione di catanesità che siamo disposti a sacrificare, pur di tenere alto il nome del Calcio Catania.

Cosa siamo disposti a sacrificare e a quali condizioni?

Un gesto, così puro e vergine, ha sempre un prezzo. Non lo ha se è finto o farcito da secondi fini.

La quota del prezzo varia da persona a persona: non siamo innamorati del Calcio Catania tutti allo stesso modo, con la stessa intensità e dallo stesso tempo. La memoria è un magazzino di sentimenti in continua combutta e mai in quiete.

Per queste ragioni, l’ultimo sentimento che ci rimane non può essere legato alla memoria storica, perché ne sarebbe inevitabilmente influenzato. Bisogna prescindere da essa e guardare con occhi votati al futuro, piuttosto che al passato.

Su quel letto di morte, non giace solo l’azienda Calcio Catania, ma tutto il resto. Le battaglie vinte, quelle perse, gli esodi inenarrabili, le lezioni di tifo, le enormi catastrofi, le grandi rivalse e…i nostri cari che hanno perduto la vita, per una bandiera a strisce rosse e azzurre.

L’appello non è rivolto solo ai tifosi del Catania, ma anche e soprattutto alla proprietà, affinché possa decidere per il bene di tutti noi, appesi ad un filo come foglie secche di questo gelido inverno.

Cosa siamo disposti a fare per salvare il Calcio Catania? A quali condizioni e perché? Non è mai una risposta ovvia.

Il purgatorio non può durare per sempre e l’inferno può essere scongiurato…a patto di non confonderlo con un paradiso, così parvente, ma che cela un inferno ancor più dolente.

A voi, l’ultimo Istinto Rossazzurro…

Sei favorevole all'eutanasia del Calcio Catania?

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