Per la dignità….

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imageUltima di campionato?…..probabilmente, purtroppo, non sarà così. Una stagione, iniziata male, che potrebbe finire ancora peggio. Il Catania, non si esagera se le percentuali si stimeranno intorno al 90%, verosimilmente incapperà nella sabbie mobili dei play out, gare che si giocano più per fame che per raziocinio. Quella contro la Fidelis Andria doveva rappresentare per i cuori rossoazzurri la fine di un campionato vissuto tra alti e bassi, tra amori e malumori, tra luci ed ombre….doveva rappresentare l’inizio di una nuova speranza. Ma, cari miei, la verità, avallata dai fatti, è ben diversa, parallela e diseguale a quanto auspicato. Ed ora?….inutile dirlo: bisogna battere l’Andria, più “per dignità” che per altro. “Dignità“termine, carico di significati, tante (forse troppe) volte affibbiato alle prestazioni degli undici in maglia etnea. Forse qui risiede l’errore principale. Quell’errore che ha indotto il tifoso al quasi disinnamoramento di quella che è la propria fede calcistica. Decisioni drastiche, al contempo dolorose, che hanno ancor più fratturato il complicato rapporto ambiente-società, quella stessa che a Giugno ha tradito (possiamo gridarlo forte) la sua gente rubandoci la stessa passione verso quei colori, però, ancora nostri. Disertare?…..sbagliato o no certo non pone fine ,o soluzione, alcuna al problema. Portiamo l’esempio che il padre della ragazza che vi occupa il sentimental cuore vi faccia un grosso torto….lascereste l’amata?..forse, quasi sicuramente, no, anzi…lottereste. Bene, se Pulvirenti ci ha ridotti in fin di vita sarebbe (modesta opinione) un reato far sì che tutto muoia nell’indifferenza totale. Se i signorotti delle poltrone dirigenziali hanno sempre pronto l’alibi perché, noi tifosi dall’eccellente sentimento di attaccamento alla maglia, dovremmo dargliene ancor più adito?  Il Catania patrimonio della città, dunque custodita nei cuori e nei pensieri dei catanesi. Questa squadra, ricordiamocelo sempre, appartiene ai tifosi. Catania-Fidelis Andria è l’opportunità buona per dimostrare quanto, nel capoluogo etneo, ci si tenga alle sue sorti. Riempire i gradoni del Cibali sarà difficile ma che si faccia uno sforzo….la “dignità” di chi stipendiato scende in campo non appartiene al pubblico…..la “dignità” del tifoso è l’unica reale, quella audace, quella che dovrà superare i limiti e le incomprensioni, quella che aggrega e ci fa capire che comunque vada a finire solcare i portoni del Massimino si farà soltanto ed esclusivamente per la NOSTRA di “dignità” quella che ci permette di allontanare quei rapinatori di bassa lega che hanno tentato di sottrarci la passione…..cantare per quella “dignità” che giustamente intonata dovrà far sentire in colpa chi ci ha messo alla mercé della vergogna…..per “DIGNITA”” andiamo a tifare Catania…potrebbe essere una delle ultime volte nelle quali ci verrà concesso di poterlo fare…. ed allora lì possiamo gonfiare l’orgoglioso petto e  dire “ti ho visto nascere, ti ho visto crescere…ti ho visto morire”.