Focus Teramo – in pieno stile natalizio

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Focus Teramo Calcio - Bombagi e Costa Ferreira
fonte foto: AbruzzoNews

Focus Teramo. Una squadra in grado di poter vincere e perdere contro chiunque. Tanti i volti noti fra le file abruzzesi.

Per la consueta rubrica infrasettimanale di Istinto Rossazzurro, oggi parliamo del Teramo, società di calcio rappresentativa del capoluogo di provincia dell’Abruzzo.

Undicesimo posto in graduatoria, in virtù di una parità di conti nel computo globale: 6 vittorie, così come i pareggi e le sconfitte. Sembrerebbe, la classica squadra di mezza classifica.

In verità, erano altre le ambizioni ad inizio campionato: partita in seconda linea come altre nobili decadute, avanzava speranze di promozione passando da una posizione privilegiata nella griglia play-off.

Eppure, alcuni incidenti di percorso iniziali, hanno un po’ ridimensionato le aspettative abruzzesi, considerati i soli 9 punti nelle prime 10 partite (13esimo posto in classifica sino a quel momento).

Dopo Potenza, i biancorossi inanellano 4 vittorie consecutive (Paganese, V. Francavilla, Casertana e Bisceglie). Tuttavia, a Picerno la squadra di Tedino ripiomba nelle sue insicurezze di inizio stagione, perdendo 3-1 e dando il via all’attuale momento mediocre, come suggeriscono i 3 punti nelle ultime 5 partite.

Peccato, perché la squadra non è completamente da buttare, anzi. Un mix di giovani e meno giovani che ha in capitan Arrigoni il fulcro di tutto, in virtù della sua rinomata esperienza in squadre come Lecce, Ternana, Pavia e Cosenza.

Moduli e tattica

Mister Bruno Tedino, conosciutissimo dalle parti di Palermo, ama disporre la sua squadra nel modulo che va di moda in questo periodo: il 4-3-2-1 ad albero di Natale.

Il perché è molto semplice: Bombagi e Costa Ferreira. Il primo lo conosciamo, in quanto ha indossato la maglia rossazzurra dal 1 Febbraio al 9 Agosto 2016; il secondo lo abbiamo spesso incrociato da avversario, quando vestiva le uniformi di Lecce, Trapani o Virtus Entella.

Il loro lavoro è indispensabile sia in fase offensiva – quando i due attaccano la profondità a vanno al cross o alla conclusione – che in fase difensiva, facendo da “oppressori” in marcatura del play basso di turno, colui il quale deve costruire l’azione avversaria.

L’attacco pecca un po’ a livello realizzativo, considerato che Riccardo Martignago (classe ’91) ha segnato una rete soltanto in 17 presenze. L’alternativa di ruolo alla prima punta è il rumeno Daniel Birlingea, ma non è stato mai considerato dall’ex mister rosanero.

Talvolta, però, la squadra cambia pelle a partita in corsa, in corrispondenza dell’ingresso di Domenico Mungo, centrocampista centrale con spiccate doti di inserimento, classe ’93, ex Pistoiese e Cosenza.

Così facendo, la squadra passa al 5-3-2 o al 4-3-1-2 con Bombagi e Costa Ferreira avanzati come punte di ruolo entrambe. Questo permette alla squadra di mantenere l’equilibrio tra difesa e attacco, delegando al centrocampo la prima delle due fasi.

Giocano a calcio, a tratti anche bene, sfruttando, come abbiamo già detto, le capacità tecniche di Bombagi e Costa Ferreira, riuscendo spesso ad andare alla conclusione. Grazie agli inserimenti di Mungo trovano anche il fattore imprevedibilità.

D’altro canto, soffrono parecchio i calci piazzati, manifestando carenze lampanti in marcatura. Un po’ come il Catania, alternano momenti di black-out totale ad accelerazioni improvvise.

Pietro Santonocito