Prossimo avversario dei rossazzurri, la Reggina “dei nomi altisonanti”. Tante le meteore del calcio italiano, alla guida di un allenatore di tutto rispetto come Domenico Toscano. Ecco il Focus Reggina.
Focus Reggina. Sarà Reggina – Catania il big-match della settima giornata del campionato di serie C girone C. Un incontro che “trasuda” blasone da ogni poro calcistico e assume ancor più fascino se consideriamo le rose e la classifica delle due squadre.
Dopo 6 giornate è difficile trarre delle valutazioni concrete, ma il tabellino sorride agli amaranto. Tre vittorie e tre pareggi, con ben 13 gol fatti e 4 subiti (seconda miglior difesa del girone dopo il Potenza con 2 reti al passivo).
Non è difficile capire il perché di questo ottimo inizio di campionato. Dapprima l’allenatore, Domenico Toscano, più volte seguito dalla società etnea, tifoso dichiarato della squadra che allena.
Grazie a lui, tutto va a meraviglia. Si è ritrovato il tifo di un tempo, figlio anche di risultati che fanno ben sperare per una categoria diversa da quella in cui si gareggia.
Il modulo scelto è il 3-5-2, con due terzini come quinti di centrocampo, vale a dire Bresciani e l’ex di turno Garufo (leggi “Storia di una Garufata“). Al centro, Sounas e Bianchi fanno da “scudieri” a capitan De Rose, veterano della categoria per il passato nelle file di Lecce, Matera, Casertana e ancora Reggina.
In difesa sono tante le alternative. Il terzetto titolare suole essere Loiacono, Bertoncini e Rossi, ma, all’occorrenza, possono subentrare anche Gasparetto e Blondett (altro ex di turno).
In attacco, spicca sicuramente il nome di Reginaldo, un girovago dello stivale italiano. A suo fianco Simone Corazza, preferito ad altri top player della categoria nell’undici iniziale.
Non che l’attacco fosse il problema, anzi. Se si parla di blasone non si può citare gente che può subentrare a partita in corso, come Bellomo, Doumbia, Rivas o…”el tanque”, German Denis.
Nonostante quello che si può pensare considerato il gran numero di blasonati, non è una squadra abituata al palleggio. Le qualità della formazione amaranto si concretizzano maggiormente nelle ripartenze “glaciali”, tanto da far rimanere “impassibili” difese e portiere (chiedere alla Ternana per maggiori informazioni).
Ciò non toglie che, sia per il fitto centrocampo che per la qualità degli interpreti, la Reggina sappia, anche, palleggiare. Come e quando dipenderà, come sempre in questo sport, dall’avversario…in questo caso dal Catania.