
Focus Paganese. Prossimo avversario del Catania, la Paganese di Calil e Caccetta. Un déjà-vu che ci riporta indietro di qualche anno, quando erano loro il lusso che non ci potevamo permettere…nemmeno di guardare.
Focus Paganese. Rimane solo lo sbrilluccichìo di quel recente passato, impreziosito da rubini e zaffiri che mai e poi mai rivedremo qui alle pendici dell’Etna.
Sarà stato per poco tempo, ma c’é stato e va rammentato. Le memorabili giocate di Caetano Prosperi Calil, con le sue movenze da campione prestato allo sporco teatro di periferia che è la serie C. Le geometrie di Cristian Caccetta, pensate, ancor più che realizzate, solo per palati molto fini.
Che ne sanno a Pagani, eh? Noi che abbiamo portato il peso di questo enorme dono calcistico, l’onore di averli visti giocare con la maglia rossazzurra. Sigh! Non riusciamo a trattenere nemmeno le lacrime. Il lusso! Il lusso! Il lussooooooo!
La rosa della Paganese
Ma la Paganese sa di essere la Paganese. Oggi, più che mai, la consapevolezza di essere una squadra di serie C, con i suoi pregi e difetti, è concentrata nella figura dell’allenatore, Alessandro Erra.
Con lui gli azzurrostellati hanno conquistato 16 punti in 12 partite, sostando alla dodicesima posizione, appena un punto sotto gli etnei. Niente male, diremmo, considerando la media punti dello stesso tecnico di 1,35 in 23 panchine campane, la migliore a livello personale.
La squadra è composta da un mix di giovani under 21 e “giovani un po’ più avanti con l’età” con tanta esperienza nel curriculum. La bandiera rimane sempre Francesco Scarpa, classe ’79, 40 anni e non sentirli, ma un piede vellutato al pari di Lodi, con il quale condivide le grandi doti sui calci piazzati.
Fra i veterani citiamo il capitano Mariano Stendardo (classe ’83 – 36 anni), il lusso Caetano Calil (classe ’84 – 35 anni), Boukary Dramè (ex Spal, Atalanta e Chievo, classe ’85 – 34 anni) e l’altro ex rossazzurro Cristian Caccetta (classe ’86 – 33 anni).
Fra i giovani di belle speranze, citiamo Giuseppe Guadagni, ala destra classe 2001 (non ancora 18 anni) cresciuto nelle giovanili del Napoli, Danilo Gaeta, faro del centrocampo nonostante le sue 20 primavere (scuola Salernitana) e Giulio Carotenuto, quinto esterno classe ’98, prodotto “fatto in casa”.
Modulo e tattica
Il 3-5-2 è il modulo prediletto da mister Erra, anche se possiede i giocatori adatti anche al 4-3-3 o al 4-3-1-2 con il tre-quartista dietro le punte (Scarpa o lo stesso Gaeta).
Non è, certamente, una squadra velocissima nella sua manovra. Ama tenere palla, cercare gli esterni con insistenza o saltare il centrocampo, quando non può arrivare sulle fasce. Se attaccata, soffre parecchio i contro-piede avversari, considerando anche i suoi difensori non sempre “fulminei” nelle movenze.
Chiaro è che la componente d’esperienza si fa sentire. Ai sopracitati si aggiungono altri giocatori scafati per la categoria che sanno come giocare d’astuzia nei frangenti di maggior intensità agonistica.
Giochi di “ruolo”. Vincerà, come sempre, non la filosofia calcistica migliore, ma chi la butterà nella rete una volta in più rispetto all’avversario.
Pietro Santonocito