E’ classico, per noi gente del profondo Sud, essere abituati alle “urla da mercato”. Discendenti dalla razza araba, abbiamo ammaestrato i nostri geni, ed il nostro udito, ai “mercanti da bancarella”che, nel nostro quotidiano vivere, espongono la loro merce più di grossa voce che di vista. Mercato, di gente che “tocca un pallone”, di merce con addosso “tacchetti”…certo anche in questo campo (scusatemi il gioco di parole) le urla echeggiano. In casa Catania è tempo di parziali bilanci. Lo Monaco fa il mercante. Lo Monaco ascolta. Qualcosa, a questa “bancarella”, manca. Qualcosa, a questa “esposizione”, risulta eccedere all’inventario. Vediamo cosa?
Porte chiuse: difficilmente lo staff di osservatori etnei incrementerà il numero del parco portieri. La garanzia di Matteo Pisseri e la pazienza del suo fido destriero Juan Angel Martinez hanno scansato lo stalliere Matosevic. La risoluzione contrattuale del portierino serbo fa comprendere come, a meno di stravolgimento di scenario, il reparto sia al completo. Non mancano certo le richieste per il buon Pisseri (Chievo su tutti), ma tutto lascerebbe presagire come il procedere del rapporto tra l’estremo difensore parmigiano ed il club rosso azzurro sia percorribile senza intoppo alcuno.
Enigma difesa: per buona parte del campionato tra le meno perforate del continente europeo. Attualmente “il muro” etneo potrebbe contare sugli stessi mattoncini. Più partenze che arrivi in previsione sul gate di Torre del Grifo. Fuori dal progetto Andrea De Rossi e ,con molta probabilità, Valerio Nava. Il terzino, scuola Atalanta, ex Ascoli e Cittadella, potrebbe far nuovo ritorno a Bergamo. Ipotesi, più che probabile, se Giovanni Marchese firmi l’epilogo della telenovela legata alla sigla del contratto che ne sancirebbe il terzo ritorno in rosso azzurro. Per il resto, contesto separato per il rinnovo di Bergamelli (pressato dalla Cremonese), tutti rimarrebbero ad occupare il proprio posto….in campo o panchina.
Nevralgia sotto osservazione: centrocampo. Croce e delizia del gioco calcio. Difende ed attacca. Imposta ed aggredisce. Punti interrogativi in casa Catania? la regia. Scoppa, più volte utilizzato in tal ruolo, non è ancora abituato ai ciak italiani. Difficile comunque che l’argentino vada via. Al contrario, sulla strada della porta d’uscita, ci sarebbe il brasiliano Glandestony Da Silva smarritosi dopo l’impatto convincente delle prime giornate. Lo Monaco non fa segreto:bisogna illuminare il rettangolo verde con un faro. Una luce che non darà Francesco Lodi. Nonostante la disponibilità a lasciare l’Udinese per funger da figliol prodigo nella “sua” Catania, l’intoppo rescissione non farà si che la profezia si avveri.
Offensivi dolori: Calil, Russotto, Paolucci….nomi da far tremare le dirette concorrenti. Ora le concorrenti ridono. Poco, anzi pochissimo, viene realizzato dal reparto offensivo etneo, salvato per tante volte dalla forza di carattere di Andrea Mazzarani. Da risolvere la grana Di Grazia. Il talento catanese timbra cinque reti per poi farsi ammaliare dalle sirene di mercato. Il Sassuolo lo vorrebbe, ma su di lui non si è ancora brandita l’ascia del destino. Vedremo. Calil ha ormai raggiunto il più basso fondo della sua parabola discendente. Una sola rete e prestazioni al limite delle sceneggiature firmate Dario Argento. Padova alla finestra:il brasiliano non abbassa le pretese di ingaggio inchiodando la trattativa e mettendo fuori fase l’ambizioso Pordenone. Paolucci, grinta ed impegno…..ma le sole tre realizzazioni non mitigano la volontà della società, intenta a trovargli altra sistemazione. Per il buon Michele Catania rappresenta una scelta di vita definitiva. Rifiutata la proposta della Fidelis Andria penderà come un macigno la consapevolezza, purtroppo, di aver (finora) fallito. Ci lasca Piscitella. L’estro della scuola giallorossa, deludente in casacca etnea, torna nella capitale per poi direzionarsi verso Prato. Anastasi: poco utilizzato ma in crescita nelle ultime uscite. Una chance il ragazzo, nativo di Catania dal cuore padano, la merita. In entrata è solo affollarsi di voci. Sotto osservazione Demiro Pozzebon, selvatico da aria di rigore del Messina. Trattativa irta. Prezzo alle stelle. Leonardo Perez, corazziere dell’Ascoli, che conquista nuovamente la fiducia del club di appartenenza tanto da convincere i marchigiani a toglierlo dal piatto trattative. Rolando Bianchi?….fantamercato. Attualmente al Perugia, sia per ingaggio che per costo di cartellino, non potrà mai vestire la maglia rosso azzurra. Per lui si spalancano le porte della B. La percorribile? Andrea Saraniti, vecchia conoscenza delle giovanili etnee nonostante i natali palermitani, è il capocannoniere della Vibonese. Vista la delicata situazione di classifica dei calabresi difficile che il ragazzo venga ceduto nonostante l’apertura della società rosso blu a trattare. Barisic rimarrà fermo ed immobile al dinnanzi al proprio armadietto.
Problemi di “rete”….o come andarci. Il Catania alla ricerca in un mercato bloccato dalle cessioni degli “over”. L’aereo è fermo in pista pronto da decollare….zavorra Calil permettendo.