Per molti era una certezza, per altri un po’ meno o era, forse, un lontano ricordo. Bello, assopito o dimenticato? Fate un po’ voi, ma alzi la mano chi non ha avuto il ben che minimo dubbio!
Il personaggio è facilmente riconoscibile, iniziali F ed L: Francesco Lodi. Professione? Regista di centrocampo. È lui il “cervello” indiscusso, con il compito di svegliare una mediana intorpidita ormai da troppo tempo ed identificata come causa primaria dei mali del Catania da 4 anni orsono. Dalla Serie A alla Serie C, da Lodi a… Lodi. Incredibile, ma vero. Perché? Ironia della sorte, diciamo così. E menomale.
Francesco Lodi è il faro del Catania, un punto fermo. L’uomo in più perché lancia i compagni con grande naturalezza, sa già dove mettere il pallone ancor prima di riceverlo. Lotta anche, corre tanto Ciccio. Ha messo la fascia di Rambo, calandosi perfettamente in una categoria a lui, finora, sconosciuta.
Grande risposta verso gli scettici, non convinti a pieno del suo spirito di adattamento. È Serie C infondo, campionato non eccelso, ma difficile. Maledettamente difficile perché non conta chi sei o come ti chiami. Non conta il blasone. Conta solo quanto corri, quanto lotti. Conta la garra, conta la forza dei nervi. Più sei così, più fai strada. Se però hai quel sinistro… sei il top!
Francesco, Ciccio per gli amici, lo è. È un cecchino sui piazzati. Punizioni, rigori, per lui non hanno alcuna importanza. Li butta dentro e basta, senza nemmeno pensarlo. È già tutto fatto, ma guai a farlo tirare col pallone in corsa. Fermateglielo prima e ditegli: “Batti tu, Ciccio!” .
Mi raccomando perché, poi, sarà subito fantasia. Sarà Francesco Lodi, il numero 10 assoluto.
Tiè, Ciccio. Batti tu e rilancia il Catania!
Fabrizio Fasone
fonte foto: newscatania.com