Solo per amore

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Partita senza alcun tipo di sorprese ieri sera allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro. Milan e Catania si affrontano in una partita di fine stagione che ha poco da dire in fin dei conti. I padroni di casa giocano per ottenere i tre punti e procedere nell’arduo inseguimento all’Europa dopo un’annata abbastanza travagliata, gli etnei scendono in campo perchè obbligati a concludere un campionato a dir poco deludente, per usare un eufemismo. Il match ha inizio ed i rossoneri hanno il pallino del gioco sin da subito, lasciando alcuni spazi al Catania che con qualche ripartenza mette timidamente sull’attenti Abbiati. Milan spesso pericoloso su palla inattiva, soprattutto con Mario Balotelli che conquista un paio di calci di punizione conditi da alcuni cartellini gialli per i rossazzurri. Ma è Montolivo a sbloccare la partita quando al 23′ fa partire un destro da lontano che s’insacca nella porta difesa da Andujar. L’incontro prosegue con ordinaria amministrazione, senza nessun tipo di emozione particolare, sfiorando quasi la noia. Unici due episodi degni di nota sono la mezza rovesciata di Mexes, che se avesse segnato avrebbe buttato giù tutto lo stadio, e l’espulsione per doppio cartellino giallo di Rinaudo, abbastanza nervoso per tutta la gara, che dispensa falli facilmente evitabili. Al termine del match il verdetto è lo stesso di ogni domenica ormai: Catania sconfitto per la quindicesima volta in trasferta, la ventunesima in questo campionato.

Sono numeri orribili per un Catania sempre più fanalino di coda ed ormai condannato alla serie cadetta in attesa di quella maledetta matematica che ben presto arriverà. Quarto cambio di guida tecnica della stagione che, prima con Maran, poi con De Canio, infine col Maran bis, adesso si affida al traghettatore Maurizio Pellegrino, fino ad una settimana fa coordinatore del settore giovanile ed oggi destinato a tenere la guida di un gruppo che può solo limitarsi a salvare la faccia, anche se di questo non ne siamo neanche molto convinti. La prestazione della squadra ieri non è stata malvagia. Il Catania infatti giochicchia per quel poco che può, ma lo fa senza alcuna pressione e senza alcuna pretesa in virtù della situazione in cui si ritrova.

Brutti pensieri quelli di coloro che tifano per questi colori. Seguire fino a fine stagione, facendosi del male vedendo la propria squadra affondare sempre di più, senza più nessuna speranza, senza più nessun obiettivo concreto. Non aver più voglia di esultare per un gol perchè tanto sarebbe utile solo a disperarsi di più, non credere più in una vittoria perchè servirebbe solo a mangiarsi le mani. Ma chi tifa davvero sarà ancora lì, a sostenere quella Maglia che quest’anno non è stata onorata al meglio, senza nessuno che la sentisse cucita addosso così come la sente la gente di questa città. Ma la Fede supera ogni cosa e poco importa se passeremo un paio d’ore a prenderci il sole sabato pomeriggio in casa contro la Sampdoria. Noi ci saremo sempre, solo per amore.

Di Federico Fasone

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