Terzo pareggio consecutivo esterno per il Catania che non va oltre l’1-1 a San Cataldo. A Zerbo risponde Somma. Accade tutto nel primo tempo.
Il Catania ha tanta voglia di vendetta proprio in quel campo dove la Sancataldese ha eliminato i rossazzurri in Coppa Italia ad agosto. I padroni di casa tuttavia non perdono da ottobre e nei precedenti sei match hanno subito appena due reti. Il Catania, invece, non vince in trasferta da Paternò. L’inizio è caratterizzato da un pressing alto ed efficace dei padroni di casa che all’ottavo vanno avanti con Zerbo. Rapisarda perde al limite dell’aria un pallone sanguinoso e la punta scaglia un sinistro potente sotto la traversa. Per la prima volta dall’inizio di stagione, i rossazzurri si trovano nella condizione di recuperare l’avversario. La reazione c’è ed infatti al 22esimo su un’azione confusa da calcio d’angolo è Somma a depositare la palla in fondo alla rete. Traversa di Rapisarda, il quale viene totalmente dimenticato dalla difesa avversaria; poi altra traversa di Vitale ed infine tap-in del centrale ex Palermo. La partita non fa altro che innervosirsi soprattutto per merito dei padroni di casa che colgono anche il piccolo episodio per provocare i giocatori rossazzurri. Tra i più bravi nel fare ciò, sicuramente dobbiamo annotare il nome di Maltese. Nel secondo tempo, altre risse e perdite tempo dei padroni di casa che non fanno altro che annebbiare le idee al Catania, il quale si affida a lanci lunghi sterili. Ennesimo pareggio esterno dei rossazzurri che, però, rimangono a +11 dalle dirette inseguitrici. Ecco il pagellone rossazzurro.
BETHERS 6: Non viene mai chiamato in causa. In occasione della rete non ha per niente colpa.
RAPISARDA 5: Prima partita al di sotto della sufficienza per lui. Troppa superficialità in quel pallone perso. Sfortunato quando prende la traversa. Poca spinta a destra.
SOMMA 7: Il migliore in campo dei rossazzurri. È sempre in anticipo su Zerbo e compagni. Prima rete in maglia rossazzurra per lui. Trasmette calma all’intero reparto.
LORENZINI 6,5: Come al solito gara sotto controllo da parte del centrale che ,data l’esperienza, evita ogni pericolo anche nelle situazioni più insidiose.
CASTELLINI 5,5: Più di qualche appoggio errato non da lui. Prima partita sottotono.
RIZZO 6,5: Mette la grinta che serve contro degli avversari che sputano il sangue in ogni pallone vacante.
LODI 6: A centrocampo cerca di dettare i tempi come meglio può. Precisione assurda nel corner che poi porta al pari. Palla pennellata al bacio per la testa del cinque in maglia rossazzurra.
VITALE 5,5: Anche lui qualche tocco di troppo sbagliato lì dove serve essere più precisi. Data la giovane età cade spesso nella provocazione, preparata a tavolino dalla Sancataldese.
SARNO 5,5: I palloni che tocca si possono contare nelle dita di una mano. Piccola flessione a livello fisico per lui.
SARAO 5: Maltese ha sempre la meglio su di lui. Non riesce mai ad imporsi per l’ennesima volta in stagione. Contro squadre così arroccate dietro, se la punta di riferimento non riesce a creare spazi con la sua fisicità, allora viene tutto più difficile.
FORCHIGNONE 5,5: Tanta corsa ed intraprendenza ma poche giocate. Nel secondo tempo cade nel vortice del nervosismo voluto dai padroni di casa e non riesce più ad indovinare una giocata.
PALERMO 6: Tenta di dare più energia al centrocampo riuscendolo a fare a tratti.
GIOVINCO 5,5: Si fa ammonire nel primo tempo dalla panchina. Molto nervoso e poco incisivo negli ultimi quindici metri.
JEFFERSON 6: Gioca discretamente i pochi palloni sporchi arrivati dalle sue parti. Tanta difficoltà, ma quanto meno riesce a far salire la squadra.
CHIARELLA 6: Tornato dopo l’infortunio attira a sè tre, quattro avversari.
FERRARO 5,5: È stata per certi versi una partita molto simile a quella di Cittanova. La Sancataldese è riuscita a portare la gara nei binari che aveva preparato. È proprio qui da dove nasce la critica. L’atteggiamento superificiale del primo quarto d’ora inoltre ha aumentato la difficoltà. Da segnalare in positivo, però, la reazione subito dopo il gol preso. Nella ripresa, troppi lanci lunghi senza alcuna logica che per le qualità che detiene il Catania rappresentano troppo poco. La sosta del Natale arriva forse nel momento migliore. Adesso stringere i denti per concludere il girone d’andata con questa distanza dalle inseguitrici.