Sembra proprio che tra gli ex calciatori che hanno indossato la maglia dell’Inter ed il Catania si sia formata uno strana, ma fortunosa, attrazione magnetica.
Con Francesco Moriero, fresco di investitura dopo l’esonero di Pancaro, salgono a quota quattro gli allenatori che hanno giocato per i colori neroazzurri del Naviglio. Dal club meneghino, difatti, il Catania ha pescato, nelle precedenti stagioni, Walter Zenga, Sinisa Mihajlovic e Diego Pablo Simeone. Esperienze che nel capoluogo etneo hanno lasciato il segno.
Correva la stagione 2007/2008 quando il capitombolo interno contro il Torino (vittorioso al Massimino per 1-2) costrinse la dirigenza, all’epoca dei fatti capitanata da Lo Monaco, a dare il benservito al tecnico Silvio Baldini. Classifica che vedeva i rossazzurri vicini, anche troppo, alla zona retrocessione. A sette partite dal termine l’arduo compito di mantenere la Serie A fu affidata a Walter Zenga, l'”Uomo Ragno”, non senza complicazioni, riusci a far attraccare la nave ottenendo la conferma anche per la stagione successiva. Nel 2008/2009, quella del memorabile 0-4 al Palermo, i suoi uomini si dimostrarono la rivelazione del massimo campionato concluso con ben 44 punti, record di punti dal ritorno in A e salvezza ampiamente ed anticipatamente centrata.
Annata 2009/2010. Il Catania, orfano di Zenga, clamorosamente passato alla guida del Palermo, scommette nell’emergente Gianluca Atzori. Avventura da dimenticare. Un destino già segnato per la carovana rossazzurra, ultima della graduatoria e già con mezzo busto in cadetteria. Fatale la sconfitta al Franchi di Siena: scontro diretto perso per 3 a 2. Lo Monaco stavolta esce dal cilindro Sinisa Mihajlovic. Il serbo, già nello staff tecnico dell’Inter, dopo una breve apparizione a Bologna non comincia nel migliore dei modi la propria avventura sicula. La prima gara che lo vede in panca è una tragicomica continuazione di quanto già recitato da Atzori. Sconfitta interna contro il Livorno per 0 a 1. Sofferenza e rassegnazione che si tramutarono ben presto in gioia e gloria. Prima della sosta natalizia Martinez ed Izco stendono a domicilio la Juventus di Ferrara. Da lì è solo una cavalcata trionfale. Da Cenerentola a schiacciasassi. L’Inter di Mourinho si arrese alla fame del “Tigre” che divorò il futuro team campione di Europa battendolo 3 a 1 al Cibali. Risultato? salvezza e 45 punti in saccoccia.
Stagione 2010/2011. Lo Monaco affida la guida della squadra a Marco Giampolo. Il “professore” non rende, il gioco latita, nonostante i 21 punti conquistati. Il pareggio tra le mura amiche per 1 a 1 contro il Chievo Verona non soddisfa il plenipotenziario amministratore etneo. Facendo seguito ai malumori della piazza, il tecnico di Bellinzona saluta la calda Sicilia. Chi arriva?…manco a dirlo…l’ennesimo ex Inter. Stavolta è Diego Pablo Simeone. Scontro diretto a Parma: è questo il primo ostacolo per il “Cholo”. I Ducali, allenati da Marino, passano 2 a 0. Calendario non favorevole ai rossazzurri sempre più pericolanti. Poi la svolta: uno sconosciuto Lodi abbatte il Lecce. Incomincia una cavalcata che salverà, anche stavolta, il Catania fissando il terzo, consecutivo, record di punti: 46.
Le sorti del Catania si sono sempre ben mescolate con quelle dell’Inter, o meglio dei loro protagonisti sul campo. Moriero è anch’esso chiamato alla missione salvezza, all’interno di un’ambiente ormai totalmente diverso da quello assaggiato dai suoi predecessori ma analogo nella pratica dei fatti.
Ma l’intreccio Moriero-Catania non finisce mica qui. Un nodo in gola color “azzurro” farà scendere la lacrimuccia al tecnico leccese quando rimetterà piede sul manto erboso del Cibali….quello stesso stadio che il 28 Gennaio 1998 lo accolse tra le sue braccia bagnando il suo esordio in Nazionale. Era l’Italia guidata da Cesare Maldini che regolò in amichevole la Slovacchia per 3 a 0.
Buona fortuna “Checco”…..speriamo solo di poterti lustrare le scarpe…….