Melfi 3-3 Catania: il pagellone

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il pagellone di Istinto Rossazzurro

il pagellone di Istinto Rossazzurro

Melfi 3-3 Catania: il pagellone


Pareggio ricco di gol, ma povero di punti per i rossazzurri che allo stadio “Arturio Valerio” deludono ancora una volta, passando due volte in vantaggio e facendosi rimontare tre volte. Melfi 3-3 Catania…tante preoccupazioni.

HIGHLIGHTS E INTERVISTE DEL MATCH

Questi i nostri giudizi:

Bastianoni – voto 1. Sia chiaro, nulla di personale. Il problema è che trovar qualcosa per difenderlo rischia di diventare un’impresa titanica. Lo abbiamo perdonato più volte nelle precedenti partite, gonfiando, camuffando e graziando le sue oscenità con dei voti che avevano il fine di incoraggiarlo, anche incorrendo a verità vestite di mezze menzogne. Stavolta è giunto il momento di restituirgli tutto ciò che gli abbiamo perdonato sino ad ora. Non è solo il gol da mani di burro a dimostrare la sua povertà tecnica, ma un reiterarsi di un atteggiamento fin troppo timoroso e rinunciatario che va a destare preoccupazioni a tutto il reparto arretrato. Il ruolo del portiere ha tutto da perdere e poco da guadagnare, legge imparziale che va a miscelarsi con la regola che gli permette di essere l’unico giocatore a poter prendere la palla con mani e piedi…ma le mani devi saper usare! Oltre a quelle, serve carisma, personalità e grinta, qualità che, se esistono in lui, noi non li vediamo. Diteci allora se è giusto farlo giocare.

Garufo – voto 6,5. Sorprendente la prestazione del contestatissimi terzino destrro rossazzurro, il quale riesce a sfoggiare la sua migliore prestazione del campionato disputato sin’ora, colmandola con due ottimi assist, soprattutto il secondo. Grande prova di carattere.

Pelagatti – voto 5,5. Un po’ sottotono da qualche partita a questa parte in particolare. Anche lui coinvolto da questa strana aria tenebrosa ricolma di paura che aleggia tra le meningi degli uomini di mister Pancaro e lo si vede in alcuni frangenti dove, ad esempio, il forte centrale riusciva ad anticipare gli avversari più spesso e con più precisione. Le sue marcature sono troppo “leggere”, specie nei tiri da media distanza dove dovrebbe chiudere.

Bergamelli – voto 6. E’ l’unico del reparto arretrato a mantenere nervi saldi, spirito infuocato e denti stretti, in una partita dove quasi tutti i suoi compagni hanno sbagliato l’approccio mentale. Certamente non è ai suoi livelli e lo si vede in qualche passaggio/lancio sbagliato di troppo.

Nunzella – voto 4,5. Destin-comune lega i due terzini rossazzurri: quando uno gioca bene l’altro gioca male. A ristabilire l’equilibrio del fato ci pensa proprio il caro Leonardo, bloccato nella metà campo difensiva e sempre fuori posizione al momento di arginare le galoppate dalle sue parti. Un calo è fisiologico…purché sia uno soltanto.

Musacci – voto 4,5. Davvero impalpabile la sua presenza in campo. Dovrebbe emergere a livello tecnico contro squadre di questa caratura eppure lo troviamo, spesso e volentieri, litigare col pallone. Ormai l’alibi del “poco minutaggio” sta cominciando a scemare…

-> dal 60′ Plasmati – voto 5. Probabilmente avrebbe meritato più tempo a sua disposizione, però è anche vero che non ha lasciato il segno per nulla.

Agazzi – voto 6. Prova convincente a metà per il giovane centrocampista rossazzurro, colmata dal gol che rompe gli equilibri della partita. Ancora c’è tanto da migliorare per quanto concerne la fase difensiva.

Russo – voto 4. Dispiace per il ragazzo catanese, ma non convince per nulla e non riesce a tamponare le sortite lucane in attacco. A peggiorare la situazione, il suo fallo in area che causa il rigore per il gol del 2-1 che capovolge temporaneamente la situazione.

-> dal 51′ Scarsella – voto 5. Inesistente in campo, ma almeno non ha creato danni ulteriori. Di certo mancano i suoi gol.

Russotto – voto 7. Elemento imprescindibile per questo Catania, ad oggi. Quando tocca palla riesce spesso a creare situazioni pericolose. Quest’oggi due gol di pregevole fattura. Peccato, perché potevano fruttare più punti.

Calil – voto 5. Ancora aspettiamo di vedere quel giocatore, brasiliano a dire il vero, che riesca ad essere decisivo, a trascinare, a risollevare la squadra nei momenti più difficili. Stavolta nessuno potrà dire che i cross non gli sono arrivati, anzi. Più che “lusso” sta sembrando il “figlio della gallina bianca” di Pancaro.

Falcone – 6. Il suo ritorno in campo è stato davvero essenziale e si nota in parecchi frangenti dove riesce a dare quel cambio di passo necessario a mettere in apprensione la difesa gialloverde. Tenta la conclusione a giro, ma il portiere avversario si oppone e devia in calcio d’angolo. Avrebbe meritato più fortuna.

All. Pancaro – voto 3. Eh no, ora basta con le realtà para-dimensionali! Dire che il Catania “avrebbe meritato la vittoria”, “è mancato solo il gol”, “gli episodi ci condannano”, è sintomo di poco “polso” (in linguaggio formale “carattere”), ciò che sta palesemente mancando a questa squadra da più di un mese circa. Inoltre continuare a camuffare la verità, al fine di proteggere i propri pargoletti di 30 anni a testa, comincia a diventare qualcosa di molto grave e prossimo all’ASSURDITA’. Facciamo le persone oneste una buona volta!

di Pietro Santonocito