Dopo la grande delusione di lunedì col Trapani torna a parlare l’AD Lo Monaco in conferenza stampa e non più mister Lucarelli, concentrato a proiettare la squadra verso il secondo posto per poi pensare ai Play-off. Ecco le sue parole:
“La sconfitta di lunedì ci ha lasciato l’amaro in bocca. Un errore pensare che si possa essere condizionati dal giocare con 20mila spettatori sugli spalti. Non sta scritto in nessun libro sacro che il Catania, con il grande pubblico a seguito, possa vincere automaticamente il campionato. Abbiamo avuto tante occasioni per passare davanti al Lecce, ma non abbiamo avuto la fortuna di approfittare delle circostanze. Pensiamo, ad esempio, al colpo di testa di Bogdan contro la gara contro la Juve Stabia. Sono episodi, purtroppo. Il pubblico di Catania non ha nulla a che vedere con questa categoria. In Serie C pochissime piazze riescono a farlo, forse nemmeno in B.”
“Il Catania non ha la forza di spendere quanto ha speso il Lecce quest’anno, e nonostante questo siamo stati competitivi, ma non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo vincere per forza perché ci chiamiamo Catania. I primi ad essere delusi siamo noi. Oggi siamo in Serie C perché è stato attraversato da un ciclone che ha distrutto il Catania come nome, come storia e l’ha buttato in una situazione economica sull’orlo del fallimento. I fallimenti se si risolvono non lo fanno in pochi anni: serve tempo, programmazione e disponibilità per sanare le situazioni debitorie. Questo lo stiamo facendo, con fatica e sacrificio inventando i cosiddetti “soldini” per far si che il Catania non fallisse. Il Parma è tornato attraverso un fallimento, è ripartito dalla Serie D. Senza debiti puoi fare quello che vuoi, coi debiti è diverso. Noi ci stiamo riuscendo bene: siamo una società che per la prima volta ha fatto un campionato competitivo. Noi non dobbiamo andare in Serie B, noi vogliamo andare in Serie B. È diverso perché sappiamo che se ci riusciamo sarebbe come compiere un miracolo in questa situazione. Alla fine dell’anno, per iscriverci, dobbiamo rispettare dei parametri. Abbiamo ancora debiti con quattro squadre estere, dobbiamo dimostrare che abbiamo pagato fino al 30 aprile. Dobbiamo dimostrare di aver pagato i giocatori fino al 30 maggio, oltre alla tasse e alla rateizzazione Iva. Si tratta di un lavoro immenso, stiamo sul pezzo. Tra investimenti della Finaria e quanto è in cassa al Catania non ci dovrebbero essere problemi. Abbiamo già pagato marzo, a breve faremo ad aprile.”
“I play-off sono un terno al lotto, molto complicati, sarà praticamente un altro campionato con 27 squadre che lottano per 1 posto. Abbiamo il dovere di provarci fino alla fine. Abbiamo avuto con Juve Stabia e Trapani la possibilità di superare il Lecce, ma non ci siamo riusciti. Complimenti doverosi al Lecce, ora ci concentriamo sui play-off, sperando di farli nostri”.
“Bogdan, Manneh, Di Grazia sono giocatori che hanno richieste, significa che il lavoro che abbiamo fatto è positivo. Mazzarani ha la volontà di rimanere e rinnoveremo a breve. Il Catania tornerà a casa sua. I play-off sono per giocatori freschi. Abbiamo 24 ragazzi di ugual livello. Noi abbiamo questa possibilità. Giocheranno i calciatori che daranno le maggiori garanzie”.