Latina 1-0 Catania: il pagellone rossazzurro!

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Terza sconfitta nelle ultime quattro partite per il Catania che deve inchinarsi per la prima volta nella storia al Latina. A decidere il match è un gran gol del classe 2000 Sane alla mezz’ora del primo tempo.

Allo stadio “Francioni” si affrontano il Latina che vuole dare continuità di vittorie tra le mura amiche e riscattare la sconfitta di Bari ed il Catania che vuole tornare a fare punti fuori casa.
Tra i rossazzurri ci sono diverse novità. La prima è tra i pali con Stancampiano preferito a Sala; l’altra è l’assenza di Ceccarelli tra i convocati. Mister Baldini conferma il 4-4-2 che ha ben fruttato nella gara col Potenza. Ropolo è ancora una volta preferito a Zanchi, Russotto prende il posto di Ceccarelli, infine in avanti Sipos e Moro sono confermati. I rossazzurri approcciano bene il match e hanno diverse occasioni per passare in vantaggio. Prima ci tenta Russini e poi Moro, neutralizzato da Cardinali. Alla mezz’ora, al primo tiro in porta, il Latina passa in vantaggio. Sane è perfettamente imbeccato tra le linee da Carletti e di prima intenzione fa partire un sinistro quasi imparabile per Stancampiano. Nessuno dei centrali, nella fattispecie Monteagudo, è uscito a chiudere la conclusione del giovane ragazzo senegalese.
Il Catania si sfilaccia e nel finale di frazione, i padroni di casa hanno pure l’opportunità di raddoppiare. Nel secondo tempo, gli etnei sono confusi e le azioni sembrano quasi essere costruite per puro caso. L’unico che realmente riesce a creare pericoli è Russini, il quale preso dai crampi è pure costretto ad abbandonare il rettangolo verde. Finisce così un match giocato con nervosismo e poche idee. Testa adesso al match col Palermo che non deve essere perso! Ecco il pagellone rossazzurro:

STANCAMPIANO 5,5: Non può nulla in occasione della rete subita, ma si prende un eccesso di confidenza quando “giochicchia” in difesa col pallone. Per fare così, nel secondo tempo stava rischiando di far segnare il Latina.

CALAPAI 5,5: Non è convinto quando deve offendere. Dietro è spesso impreciso negli appoggi.

CLAITON 5,5: Carletti la fa spesso da padrone fisicamente. In alcuni tratti, specialmente nel secondo tempo, gestisce il tutto con tranquillità. In generale prestazione non sufficiente.

MONTEAGUDO 5: Lascia a Sane troppo spazio per coordinarsi e successivamente tirare. Anche lui soffre la presenza di Carletti.

ROPOLO 6: Prestazione discreta da parte dell’ex Pontedera. In difesa non soffre molto e in avanti cerca di proporsi con convinzione.

RUSSINI 6,5: Il migliore in campo dei rossazzurri. Nel secondo tempo specialmente è affidata a lui la manovra d’attacco. Punta e salta spesso l’uomo e diventa ancora più imprevedibile con i suoi millimetrici cambi di gioco. Non è supportato come merita.

ROSAIA 5,5: Amadio e Di Livio la fanno spesso da padroni. È spaesato in mediana e questo lo si evince dal fatto che il Latina fa girare con troppa libertà il pallone.

GRECO 6: A differenza di Rosaia tenta energicamente di recuperare qualche palla. Nel primo tempo, scodella un interessante pallone radente in aria di rigore e nel secondo trova Russotto, arginato dalla difesa laziale. Insomma, in generale fa molto movimento tra le linee.

RUSSOTTO 5: Nel finale della prima frazione sbaglia una rete semplice, ciccando la sfera. Non riesce mai a saltare il diretto avversario e s’innervosisce facilmente.

SIPOS 5,5: È lui che torna dietro a cercare il pallone e a farsi vedere. Mette una gran palla per Moro che poi sbaglia. Col passare dei minuti, però, va a perdersi.

MORO 5,5: Fa molto lavoro sporco e non viene servito come dovrebbe. Prestazione negativa determinata soprattutto dalla confusione dei compagni in fase d’impostazione.

MALDONADO 5: Semplici passaggi in orizzontale. L’ecuadoregno non da la giusta svolta in mediana.

PICCOLO 5: Non rischia mai la giocata e preferisce scaricare la patata bollente.

PINTO 4,5: Sbaglia ogni cosa. È sempre in ritardo sul pallone ed è facilmente neutralizzato dalla difesa neroazzurra.

BIONDI, ALBERTINI S.V.

BALDINI 5: La squadra ha fatto un calo a livello d’intensità. Non è stato il solito Catania pimpante anche quando si è perso. Non capiamo il non impiego di Zanchi. Quando si doveva imbastire una manovra d’attacco a farla da padrone è stata la confusione.

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