Catania 4-2 Ischia…il ritorno dell’Elefante!

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Catania - Ischia 4-2
fonte: calciocatania.com
Catania - Ischia 4-2
fonte: calciocatania.com

Un tourbillon di emozioni ieri allo Stadio Angelo Massimino. Gli uomini di Pancaro cadono e si rialzano ancora. Catania 4-2 Ischia…il ritorno dell’Elefante!

“Sogno o son desto?”, sembra recitare lo sguardo del tifoso rossazzurro a fine partita. Eppure non stai sognando, caro cuore trafitto da un treno in corsa (o dai treni), fatti concreti e inconfutabili. Il Catania, nonostante la preparazione deficitaria, dimostra ancora una volta di saper soffrire e rialzarsi come un leone inferocito pronto sbranare chi lo ha ferito.

“Squadra che vince non si cambia”, non per Pancaro che rivoluziona ancora una volta per tre giornate consecutive la formazione in campo. Si accomodano in panchina Garufo, Ferrario, Lulli, Di Grazia, Calil e Musacci, al posto rispettivamente di Parisi (con la fascia da capitano), Bergamelli, Scarsella, Falcone, Calderini e Agazzi. Tridente offensive “dei piccoli” formato, per l’appunto, da Falcone e Russotto sulle fasce, punta atipica Calderini.

Comincia la partita e il Catania è già in vantaggio: al 7′ Calderini approfitta di uno svarione difensivo e beffa l’estremo difensore gialloblù Micarco, nel tentativo disperato di rimediare all’errore del compagno. Dopo, blackout di 120 secondi per i rossazzurri: prima Izzillo trafigge Liverani dai 20 metri (colpevoli i centrali rossazzurri nell’occasione) e subito dopo Nunzella non spazza per tempo, propiziando la rovinosa uscita di Liverani su Fall con conseguente calcio di rigore e ammonizione per il portiere del Catania. Dal dischetto si presenta Mancino, cucchiaio e Liverani battuto. E’ 1-2.

In questi momenti qualunque squadra avrebbe accusato il colpo, ma non questo Catania. I rossazzurri escono fuori il carattere e cominciano ad assaltare la porta di Micarco con maggiore cattiveria. Al 22′ Russotto disegna una parabola magistrale che ristabilisce la parità. Lo stadio comincia a sussultare di gioia perché i ragazzotti di Pancaro sembrano avere più zanne di 11 leoni africani, una di queste è di Scarsella che vede stamparsi sulla traversa la sua incornata al 27′. Quindici minuti di stallo e il Catania si riporta in vantaggio, ancora con Russotto e ancora su punizione, ma stavolta la sua conclusione viene ribattuta in maniera maldestra da Micarco che serve su un piatto d’oro il tap-in vincente di Pelagatti, in tuffo di testa. Finisce un primo tempo pieno di emozioni al Massimino.

Il secondo tempo si riapre con l’unica sortita avanzata di tutta la partita di capitan Parisi, capace di affondare bene e costringere al fallo il difensore avversario poco prima di entrare in area. Sugli sviluppi dello stesso calcio di punizione Nunzella manda alto. Urgono forze fresche e il tecnico rossazzurro sostituisce al 52′ Russotto (standing ovation per lui) per Calil e al 65′ Castiglia per Musacci. Il Catania cala fisicamente col passare dei minuti ed esce fuori l’Ischia con Fall che manda alto di testa al 67′ e vede respingersi da Liverani la sua conclusione a colpo sicuro al 79′. Ma ecco lo scatto di orgoglio: al minuto 82 Di Grazia, da poco subentrato al posto di Falcone, galoppa sulla fascia destra e serve rasoterra Calil al centro dell’area che mette in cascina il risultato, 4-2. Dopo null’altro da segnalare. Finisce così la partita con il giro di campo dei giocatori rossazzurri a ringraziare i poco più di 11.000 tifosi saziati dal risultato e dalla bella prestazione.

Si doveva dimostrare di esser degni di indossare questa maglia davanti al pubblico, si doveva azzerare la penalizzazione e dare un input importante alle altre squadre… così è stato. Questo Catania ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista nel torneo delle grandi blasonate decadute. Un fattore ben augurante è sicuramente la reazione veemente al gol subito, vero vessillo per i tifosi entusiasmati e, almeno sul campo, riconquistati. “Non è grande chi non cade mai, ma chi, pur cadendo, trova sempre le forze per rialzarsi” e Pancaro questo sembra averlo inculcato bene ai suoi ragazzi. Adesso lo possiamo dire…l’Elefante è tornato a barrire!

Le pagelle:

Liverani 5,5; Parisi 6, Nunzella 5,5, Agazzi 6, Pelagatti 6, Bergamelli 5,5, Falcone 6,5, Scarsella 6,5, Calderini 6,5 (dal 80′ Di Grazia 6,5), Castiglia 5,5 (dal 65′ Musacci 6), Russotto 7,5 (dal 52′ Calil 6,5). A disp.:Ficara, Bacchetti, Bastrini, Garufo, Ferrario, Barisic, Plasmati. All. Pancaro 8.

di Pietro Santonocito

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