Il Catania condanna sé stesso

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Udinese catania 1-0 - fonte: calcioblog.it
Udinese catania 1-0 - fonte: calcioblog.it

Udinese Calcio v Calcio Catania - Serie A

Trentunesima giornata,20 punti,ultimo posto e serie B quasi assicurata,ma ancora un piccolo spiraglio di luce esiste.Sì,perchè le dirette avversarie sono ancora lì a poche lunghezze di distanza.Bologna in casa contro l’Atalanta,perde.Chievo in trasferta a Milano,perde.Sassuolo fra le mura amiche contro la Roma,perde.E il Catania? La squadra rossazzurra gioca ad Udine,una trasferta che può determinare l’infausta sorte degli etnei oppure riaprire scenari che faticano a chiudersi visto l’andazzo di ogni domenica di tutte le pericolanti.Certo,il morale non è dei migliori dopo le quattro pere prese in casa dal Napoli e la contestazione più che legittima dei propri tifosi,ma nonostante tutto ti ritrovi ancora lì e per quanto la situazione sia disperata,devi almeno provarci.Il Catania scende in campo attento,ben messo in campo,cercando di trovare il varco giusto per sfondare l’avversario.Ne esce fuori un buon primo tempo,con un paio di azioni pericolose e con tante altre costruite con buona volontà,ma troppo macchinose e sterili.Il problema del team di Maran d’altronde è proprio questo: la cattiveria sotto porta,troppo poca per una squadra che si deve salvare.Il secondo tempo poi riprende più o meno allo stesso modo col Catania che tiene di più il pallone e con l’Udinese che si limita a ripartire con un atteggiamento molto soft.Basterebbe così poco per sbattere quella maledetta palla in rete,solo un po’ più di rabbia,solo un po’ più di decisione.Ma quando ci provi e non riesci a segnare,un po’  per colpa tua, un po’ per i miracoli di santo Scuffet, è lì che allora arriva la beffa.Basta un calo di concentrazione di Monzon,che si dimentica di Pereyra,ed un cross di quest’ultimo al solito Totò Di Natale che,indisturbato,mette il pallone di testa alle spalle di Andujar.Udinese-Catania 1-0.In quel momento  senti di aver perso un’altra partita,la diciannovesima di questa stagione,l’ennesima di un campionato davvero scadente.Eppure mancano ancora più di venti minuti alla fine,eppure Izco e compagni sono ancora in partita,cercando di agguantare il pareggio come possono,ma trovando sempre la pronta risposta del predestinato portierino friulano che non ne vuol sapere di perdere l’imbattibilità.Il verdetto finale rimane identico alle ultime uscite: Catania ancora sconfitto.

L’aria che tira è davvero pesante.Giornata dopo giornata si ripetono sempre le stesse cose.Questa situazione è figlia di tanti errori di programmazione della società,inutile nasconderlo.A questi poi bisogna aggiungere alcuni problemi di spogliatoio.Questa squadra appare sempre meno unita,non ci sono leader che riescano a tirare la carretta anche nei momenti più difficili,prendendo per mano col loro carisma tutti i compagni,invogliandoli a dare il massimo.Inoltre non è presente una figura che gestisca i singoli calciatori giorno per giorno.Le partite infatti si vincono durante la settimana,in ogni momento,non soltanto la domenica.

Sette anni fa,il destino del Catania passava già da Udine.Quel giorno i rossazzurri arrivavano da tre mesi senza vittorie e fu grazie ad un gol su rigore di Spinesi che si riprese la corsa per la salvezza,quando tutto sembrava andare contro la squadra allora allenata da Pasquale Marino.Oggi invece la sentenza di Udine è stata ben diversa.Il Catania non ha saputo rialzarsi,restando lì sul fondo della classifica, sempre più vicino alla serie B.

A fine campionato ci mangeremo le mani,perchè con un livello così scadente,la vera impresa di quest’anno è proprio retrocedere.Eppure la salvezza è ancora lì a 6 punti di differenza con sette partite da disputare.Ma il Catania condanna sé stesso.

Di Federico Fasone

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