Ce l’eravamo detto, la Serie B è un campionato dove non ci sono regali, ma nel quale le squadre lottano fino all’ultimo secondo di partita. Succede questo al Massimino, in un Catania-Lanciano che in fin dei conti risulta spettacolare. Apre le danze il nuovo bomber della compagine rossazzurra Emanuele Calaiò. L’arciere infatti scocca la prima freccia del suo campionato quasi alla mezz’ora su un pregevole assist di Martinho che lo pesca sul filo del fuorigioco e lo mette a tu per tu col portiere avversario. Movimento perfetto quello del centravanti di Palermo che fredda il Lanciano con grande scaltrezza. Si tratta del primo vantaggio del Catania, e nonostante un palo incredibile su una punizione pressoché perfetta di Mammarella, si va negli spogliatoi sull’1-0 per gli etnei.
La ripresa inizia con un Lanciano molto più offensivo che scende in campo per trovare quanto meno il pareggio. Il Catania invece comincia a perdersi per strada. Al 51′ un grave errore di Peruzzi, che tocca con il braccio il pallone in area di rigore, porta al pareggio di Pinato. Risultato che poi viene ribaltato al 63′ minuto di gioco quando Peruzzi viene superato da un pallone pericolosissimo che mette fuori tempo Terracciano e gli fa azzardare un’uscita che rimedia il secondo calcio di rigore per il Lanciano, trasformato in rete da Gatto. Ma è a questo punto che il Catania torna a fare la sua partita e trova la forza di ribaltare a sua volta il risultato. Al 74′ Rosina allunga un pallone in area per Calaiò che tocca quel tanto che basta per mettere Martinho nelle condizioni di fulminare gli avversari con un bel sinistro. Il Catania continua ad attaccare e riesce a trovare il vantaggio all’87’ con un rigore di Rosina procurato da Lucas Castro. Risultato sul 3-2 e manca pochissimo al termine della gara, ma il Lanciano non si dà per vinto e trova quasi all’ultimo istante di partita il pareggio con Cerri, che sfrutta un’amnesia mastodontica di Spolli che sbaglia il disimpegno, mettendo il pallone del 3-3 alle spalle di Terracciano. Fine dei giochi al Massimino con lo sconcerto generale dei tifosi che stanno sugli spalti.
Quello che apprendiamo da questa prima giornata di campionato è che ne vedremo delle belle e sarà veramente dura. Purtroppo i campionati non si vincono sulla carta, sennò il Catania ieri avrebbe stravinto contro il suo avversario, e invece così non è stato. Nota positiva è quella di avere un attacco stratosferico, dove la differenza tecnica si sente e come. Castro, Martinho, Rosina, Calaiò, non sono infatti nomi da poco. Fra le note negative c’è invece da registrare una difesa imbarazzante con dei terzini che coprono poco e con dei centrali che vanno di conseguenza in confusione, così come c’è da registrare un centrocampo che soffre molto le ripartenze avversarie e che manca di un vero e proprio faro che smisti e che faccia girare palla.
Ci sarà da migliorare sicuramente, anche perché se una squadra come quella del Catania imparasse a giocare in Serie B, non ce ne sarebbe davvero per nessuno. Questo campionato è fatto di tanta lotta e sacrificio, e ieri il piccolo Lanciano ci ha dato una dimostrazione di come si debbano giocare le partite in questa competizione. Dimentichiamoci la Serie A e gli allori del passato. Qui siamo in Serie B e ci vuole umiltà per giocarla. Adesso si va a Vercelli e poi a Perugia, due trasferte scomodissime per il Catania. Ma tutte le partite lo saranno, bisogna stare attenti. Bisogna tornare in Serie A.
Di Federico Fasone