Prossimo avversario del Catania, la Juve Stabia dell’ex terzino rossazzurro Valerio Nava, dell’ex portiere del Catania (da Luglio 2004 a Gennaio 2007) Ciro Polito (adesso responsabile dell’area tecnica) e Fabio Caserta.
Legato da un intreccio famelico e da storica rivalità, il match di sabato 18 Novembre 2017 alle ore 14:30 nasconde un fascino particolare, forgiato dalle mille aspettative sulle contendenti. Ecco nel dettaglio un focus Juve Stabia, le vespe di Castellammare col pungiglione avvelenato.
La rosa stabiese è cambiata non poco, rispetto alla scorsa stagione. Probabilmente, l’eliminazione dai play-off, ad opera della Reggiana, ha allontanato quei “top-player” che avevano aspettative di serie B sin dall’anno scorso. Tuttavia, l’organico resta sempre di ottimo valore per questa serie C, nonostante l’attuale posizionamento in classifica non certifichi ciò.
A disposizione dell’ex centrocampista rossazzurro, Fabio Caserta, e di Ciro Ferrara (omonimo del Ferrara bianconero, entrambi nativi di Napoli), vi è un mix di esperienza e gioventù. L’età media ammonta a 23,8 anni, con soli 6 stranieri in rosa (5 se escludiamo Berardi nato nella Repubblica di San Marino). Il più “esperiente” è proprio l’oriundo Santiago Morero, difensore centrale classe ’82 prelevato dall’Udinese nel Luglio del 2008, con un passato anche nel Chievo e nel Siena. Il più “inesperiente” è, invece, Carlo Zarcone, giovane palermitano nato l’11 Marzo del 1999 svincolatosi questo Luglio dalla Sancataldese (serie D). I restanti giocatori della rosa giallo-blu sono nati prevalentemente nel ’97 (5) e nel ’94 (4).
Il modulo prediletto dal tecnico di Melito di Porto Salvo è il 4-3-3, che ha fruttato 12 punti nelle 10 partite in cui è stato proposto. Nelle altre tre partite disputate, le vespe hanno mostrato il 4-4-2 in due occasioni (Juve Stabia 1-0 Rende; Matera 1-1 Juve Stabia) ed il 3-5-2, un’unica volta, contro la Sicula Leonzio.
Il trend delle ultime 5 partite non è consono al blasone e agli obiettivi della società campana: sono soltanto 8 i punti conquistati. Le aspettative di una piazza calda come quella di Castellammare rimangono sempre tante, ma la mini rivoluzione iniziata quest’estate non ha facilitato la tanto agognata “quadratura del cerchio”.
Nell’ultima partita, persa contro il Cosenza per 1-0, la formazione del presidente Francesco Manniello si è schierata con un 4-3-3 molto offensivo. Tra i pali, l’esperienza di Paolo Branduani, coadiuvata dalla coppia centrale Allievi – Bachini, quest’ultimo in procinto di arrivare a Catania quest’estate, ma che preferì proprio la Juve Stabia per pochi mila euro in più. Sulle fasce agiscono il deludente ex rossazzurro Valerio a Nava (a destra) ed il romano Carlo Crialese, in prestito dalla Pro Vercelli.
A centrocampo, la sostanza del camerunense Kelvin Matute è accompagnata dalla grande intelligenza tattica di Luigi Viola (classe ’90, ex Vibonese e Monopoli) e del baby figlio d’arte, vivaio Milan, Alessandro Mastalli (classe ’96), figlio del conosciutissimo Ennio che a Catania ricordiamo senza fatica.
In attacco Lisi e D’Auria assistono l’unica punta Simone Simeri. Quest’ultimo si alterna con Daniele Paponi, a cui è stato affidato l’arduo compito di sostituire quel Francesco Ripa che adesso indossa la maglia rossazzurra.
Il rendimento complessivo non fa onore al blasone di questa società in questa categoria. Sono, infatti, solo 4 le vittorie in campionato, 5 considerando l’impegno di coppa Italia contro il Bassano vinto per 3-1. Di queste, 2 sono arrivate in casa e 2 in trasferta, con altrettante sconfitte ripartite equamente, ma un numero maggiore di pareggi lontano dal “Romeo Menti” (4 fuori e 1 in casa).
Parecchi i cartellini racimolati sino ad ora: sono ben 31, con 3 ammonizioni doppie che hanno portato all’espulsione. Il più “cattivo” dei suoi è proprio il già citato Santiago Morero, mentre l’unica espulsione diretta è stata rimediata da Luigi Viola.
La compagine stabiese non ha difficoltà ad andare in gol, né di prenderlo. Sono 15 i gol fatti e altrettanti i gol subiti. Capocannoniere della squadra è Daniele Paponi con 5 reti, classe ’88 cresciuto nelle giovanili del Parma, seguito da Simone Simeri a 3.
Pietro Santonocito
fonte foto: corrieredellosport.it