Focus: F.Andria come (o quasi) come Catania
Ed eccoci qui, tra Biochetasi e Citrosodina, che cerchiamo di digerire cenoni, pranzi natalizi e certi 4 – 0… Ma come si dice “Scurdamc o passat…”
Il Catania, reduce da un’abbuffata di 4 gol, è chiamato a smaltire il tutto con la squadra che più la eguaglia in campionato, ovvero la Fidelis Andria. Tirando le somme delle due squadre, i federiciani hanno quasi camminato pari passo ai rossazzurri. In classifica, non tendendo conto della penalizzazione, si trovano ad un solo punto di distanza, 27 (-7) per i rossazzurri e 28 per gli azzurri.
La squadra di mister Giancarlo Favarin conta sei vittorie, cinque in casa ed una in trasferta (Fondi 1 – 2 F.Andria), contro le nove dei siciliani, otto tra le mure amiche ed una lontano dal Massimino (Cosenza 1 – 2 Catania). I pareggi collezionati dagli avversari sono dieci, cinque in casa e cinque in trasferta, contro i sette del Catania, uno in casa e sei in trasferta. Destino vuole che le sconfitte siano le stesse per ambe due le squadre, quattro ed entrambe ne hanno subite tre in trasferta ed una in casa.
Il caso vuole che nelle ultime partite abbiano conquistato gli stessi punti, nove, l’Andria con due vittorie e tre pareggi e gli Etnei con tre vittorie e due sconfitte.
A proposito di gol…
Anche qui un dato in comune, i 16 gol subìti. Tutte e due sono riconosciute tra le migliori difese della Lega Pro con un buon rendimento casalingo. Per gli andriesi il dato dei gol fatti conta lo stesso numero delle reti subìte ovvero 16, diverso dai catanesi che ne contano 12 in più, 24 gol.
Indisponibili:
Tra le fila del Catania mancheranno per squalifica, valevole per una giornata, Bastrini e Nava in difesa e Biagianti per il centrocampo. Scoppa, invece è l’unico diffidato.
Tra le fila della Fidelis mancherà Cruz in attacco, sempre per squalifica; Piccinni unico diffidato.
Sarà uno scontro diretto quello che vedremo giovedì 29 dicembre allo stadio Massimino, alle ore 18:30. La partita sarà arbitrata da Matteo Marchetti (cliccate qui per saperne di più).
Di Giuditta Agata Leotta
