Coppa Italia 2018/19 – Catania – Verona 2-0: il campo…GIUDICE SUPREMO

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Terzo turno Coppa Italia 2018-19 - Catania - Verona 2-0 - il campo GIUDICE SUPREMO
fonte foto: Filippo Galtieri

Terzo turno di Coppa Italia 2018/19 - Catania - Verona 2-0. Un Catania, fresco e brillante, riesce ad avere la meglio sul Verona, pronto a fare il salto di categoria. Nonostante le vicende extra-campo, rossazzurri pronti per una serie cadetta più che meritata.

Catania – Verona 2-0. Il gioco del Calcio è il più bello del mondo, proprio perché non ammette gradi di giudizio, ma solenni sentenze ove il silenzio degli sconfitti stende il tappeto rosso all’assordante gioia dei vincitori. Non esiste altro verdetto che possa sentenziare l’inizio di sentimenti contrapposti per le contendenti: IL CAMPO.

Non esiste altra verità che lo sportivo può accettare: un pallone che rotola e varca (completamente – e via con le tecnologie anti-truffa) la linea della porta. Può considerarsi diversamente da ciò, il calcio? Evidentemente sì.

Tribunali, tributari e..."soci de panza"

Particolari a parte, diventa sempre un problema far rotolare un pallone tra le carte di tribunali. Essendo una sfera (quasi sempre perfetta) – quindi tridimensionale per antonomasia – il suo adattamento a lunghezza e larghezza degli scritti in cellulosa si para di fronte ai più come un ossimoro che porta pena…eccome se la porta!

Ma quando l’ossimoro fuoriesce dai confini poetici, ecco che un effetto domino di altri paradossi e malsane alacrità pone le basi per un CAOS RIPESCAGGI SERIE B 2018/19 che non ha precedenti. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, il dio del calcio abbozza un ultimo richiamo, a raccolta di tutti coloro che lo amano e che lo vogliono proteggere! DIFENDIAMO CIÒ CHE CI È PIÙ CARO.

Al cospetto di tribunali, tributari e “soci de panza”, il nostro amore per questi colori vale non più di 1 €. Perché lasciare che “gli altri” mettano il prezzo di etichetta sulla nostra smisurata passione?

Calcio d'estate, ma...che calcio!

L’errore più grande che nel calcio si può fare è pensare che sia tutto oro quel che luccica. Nessuno – né tra addetti ai lavori, né tra gli addetti alla scaramanzia – potrà mai dirti che il Catania, ieri, in occasione del terzo turno di Coppa Italia 2018/19, contro un Verona progettato per salire in A, sia la squadra da battere della serie B 2018/19.

E chi lo dice? In fondo, il Verona di ieri non era il vero Verona…e neanche il Catania, aggiungeremmo noi. Eppure, nonostante l’umidità del 120%, abbiamo visto una squadra correre a tutto campo, dialogare come fossero conoscenti da una vita e mordere i portatori di palla. Se poi aggiungiamo la caparbietà di Marotta, nel crederci sino alla fine in ogni pallone, lungo o corto che sia, e la “sobrietà sotto porta” di Silvestri, ecco che si materializza una vittoria che lascia ben sperare per quella che sarà – e che vogliamo che sia – la serie B.

Modulo: 4-2-3-1 docet!

Perché…il calcio è di chi lo ama! Questo Catania ama il Calcio. Come per ogni lavoro esistente in vita, se non lo fai con passione ti riesce male tutto. Il 4-2-3-1 regala spettacolo, concretezza e prudenza in fase di contenimento, lasciando libera licenza anche a qualche errorino di troppo che non assume importanza alcuna.

Questi sono i parametri più importanti del Catania 2018/19: rischiare con prudenza. La filosofia imposta da Andrea Sottil, lampante anche ai non vedenti, è quella di crederci fino all’ultimo centimentro, spostare velocemente l’azione da destra a sinistra e occupare gli spazi in maniera tale da non permettere ripartenze. Aggiungendo un Lodi più avanzato, raggiungere la via del gol non è mai un problema.

Verona stordito

Ci aspettavamo sicuramente qualcosa in più da un Hellas Verona che vuole fare il salto di categoria nella massima serie. Non solo per una questione di blasone, quanto per il peso specifico di gente come Ragusa (catanese doc), Laribi, Crescenzi, Silvestri (portiere)Caracciolo, Giampaolo Pazzini. È bastato un “Marotta qualunque” per mettere a sedere la formazione allenata da colui che segnò il rigore decisivo ai mondiali del 2006, Fabio Grosso.

Lentezza assoluta, troppo narcisismo e zero pragmatismo: queste sono le keywords del match degli scaligeri. Magari, ai gialloblu non interessa troppo la Coppa Italia, ma si vive anche di emozioni e quando ne trasmetti così poche, è difficile far la voce grossa in un campionato così lungo come la serie cadetta.

Insomma…ci aspettavamo qualcosa in più.

Si va a Reggio Emilia

Adesso, la Coppa Italia 2018/19 assume consistenza decisamente differente. Superato il terzo turno, i rossazzurri accedono al quarto turno di Coppa Italia 2018/19 e affronteranno il Sassuolo giorno 5 Dicembre 2018 alle ore 18:00 al “Mapei Stadium”. Un assaggio di quella serie A che, per tanti anni, era il nostro habitat naturale e che, inspiegabilmente, ci siamo lasciati sfuggire nella stagione 2013/14.

Non resta altro che affidarsi al CAMPO, parallelamente a quelle carte di tribunale che ci dovrebbero garantire una serie B più che meritata!

Le pagelle

CATANIA (4-2-3-1): Pisseri 7; Blondett 6,5, Aya 7, Silvestri 7,5, Ciancio 6,5 (41′ st Calapai 6,5); Bucolo 7, Biagianti 7,5; Barisic 6,5, Lodi 7,5, Manneh 7 (33′ st Angiulli 6,5); Marotta 7,5 (21′ st Curiale 6). A disposizione: Fabiani; Lovric, Marchese, Caccetta, Fornito, Papaserio, A. Rizzo, Pozzebon, Vassallo. Allenatore: Sottil 7,5.

VERONA (4-3-3) – voto 5: Tozzo; Crescenzi, Marrone, Kumbulla, Balkovec; Henderson, Gustafson, Laribi (31′ st Zaccagni); Ragusa (13′ st Dawidowicz), Di Carmine, Matos (31′ st Pazzini). A disposizione: Silvestri, Ferrari; Almici, Boldor, Caracciolo, Eguelfi, Balkovec, Kumbulla, Boldor, Tupta, Marrone. Allenatore: Grosso.

RETI: 33′ pt Silvestri, 41′ pt Marotta
ARBITRO: Fabrizio Pasqua di Tivoli – voto 6
ASSISTENTI: Longo di Paola e Rocca di Vibo Valentia voto 6 (IV ufficiale, Pillitteri di Palermo).
AMMONITI: Laribi, Marrone, Zaccagni e Gustafson (V). Recupero: 1′ pt e 4′ st.

Pietro Santonocito

Highlights Catania - Verona 2-0 e interviste post-partita

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