Essenziale per porre i pilastri, erigere le fondamenta, strutturare: il cemento rappresenta ciò che più al mondo possa detenere il potere di far ritenere indistruttibile ciò sul quale venga forgiato.
Chi ha studiato fisica o ingegneria mi insegna come l’instabilità di un oggetto proiettato in altezza sia meno stabile, a confronto, con uno relativamente più basso. Tutto, per poter resistere, deve essere ben saldo, ben piantato.
Il rush finale verso il traguardo promozione dista pochi chilometri. Ed è proprio in vista degli ultimi turni di campionato che bisogna cominciare la minuziosa opera della posa, inerente quel cemento capace di compattare in sé squadra, società, ambiente, città e tifoseria.
Una cementificazione che porti, all’interno della sua indiscussa forza, quell’equilibrio necessario, a tutte le componenti, che consenta al pilastro di guardare verso la luna senza timore di rovinare verso il basso. Trovare il punto essenziale che firmi il baricentro.
Equilibrio, il non esaltarsi e tenere alta l’opera di controllo alle emozioni:questo é il concetto base sul quale l’edificio Catania troverà la sua fortezza inespugnabile.
Per poter far sì che le torri divengano invincibili è necessario che l’architetto ed i suoi mastri tengano i piedi saldi sul terreno. Distinguo il necessario dai voli pindarici…frutto della fantasia…inesistenti.
Contro la Juventus Stabia per tenere al di fuori dalle mura l’assalto dell’euforia, fedele compagno in combattimento dei guerrieri provenienti dall’alveare campano.
Vincenzo La Rosa
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