Catania – V.Francavilla 1-0: vittoria acciuffata in extremis grazie ad un braccio troppo largo di Vrdoljak in area pugliese. Ci pensa Ciccio Lodi a metterla dentro dagli 11 metri, esultando in maniera veemente.
Partita statica e con pochi brividi, con poche occasioni da gol, scaturite solo dalle giocate dei singoli. Tanta confusione in campo e poco ordine con solo Biagianti a mettere un pizzico di sale in una zuppa fin troppo insipida.
Poco comprensibili i moduli, interpretati in malo modo dagli etnei durante i 94 minuti di gioco. Ne viene fuori una prestazione sbiadita ed una vittoria utile a rimanere nel gruppone dei play-off.
TOP:
Biagianti: come sempre, cuore e grinta di questa squadra. Faro nel buio più profondo, riesce a sradicare palloni su palloni, arrestando l’impeto degli ospiti, venuti al Massimino col minimo delle pretese. Lascia il posto a Lodi, ma il cambio non certifica il fortunato epilogo del match. GLADIATORE.
Rizzo: quantità e qualità al servizio della squadra. Metronomo dalla metà campo in su e carattere da vendere, ma non solo questo. Nel momento in cui c’era bisogno di uscire un coniglio dal cilindro, lui tira fuori una staffilata dai 40 metri e becca l’incrocio dei pali, con Nordi battuto. RAGGIO DI SOLE NELLA TEMPESTA.
FLOP:
Barisic: non si capisce se gioca per sé stesso o per la vana gloria. Continua la serie interminabile di dribbling e contro dribbling che creano soltanto molto fumo, ma niente arrosto. Viene riproposto per l’ennesima volta… e per l’ennesima volta sfoggia una prestazione da fare accapponare la pelle. PERCHE’ LUI E NON UN ALTRO?
Marotta: poco incisivo anche da esterno. Al momento di fare la scelta giusta si incarta e si fa anticipare, causando, talvolta, dei ribaltoni di fronte pericolosi. Poca sostanza con un’unica nota positiva: un colpo di testa finito sopra la traversa. troppo poco per uno come lui. FANTASMA.
Vassallo: adattato come vice-Lodi, non fornisce una prestazione del tutto convincente, lasciando immense voragini al centrocampo. In fase propositiva si fa vedere poco ed i calci da fermo lasciano parecchio a desiderare. Il piede c’è, ma la sostanza meno.
di Giuditta Agata Leotta
