Catania, chiudi al massimo!

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Catania - Fidelis Andria - prepartita
fonte: newscatania.com
Catania - Fidelis Andria - prepartita
fonte: newscatania.com

Catania, chiudi al massimo!

Che vi dicevo? Lo sapete benissimo. Il Catania è forte, fortissimo. Ma da oggi si cambia registro, basta più proclami. Vada per il silenzio assoluto allora!

Ho sempre sostenuto che il valore di questa squadra sia assoluto, reale. E sostenerlo è inconfutabile, 34 punti sul campo sono tanti. No? Decisamente. Per una volta lasciamo perdere i numeri reali, passiamo alla realtà dei fatti. Parliamo quindi di Dr. Jekyll e Mr. Hyde o, semplicemente, del Catania. Trovatemi però la differenza, come ho già fatto io! Il raffronto è rintracciabile nello stato delle cose, di certo non sul prodotto finale. Identico se parliamo di molteplici personalità.

Il Catania soffre, ha un disturbo della propria identità. È forte e deciso in casa, piccolo e indifeso fuori. Come testimoniano i numeri, uniche certezze che non possono essere smentite.  Castellammare di Stabia era una tappa fondamentale, prontamente mancata. Era l’apice della montagna dove, per arrivarci, bastava agganciarsi alla fune e stringere coi guanti la presa. Bisognava stringerla forte, fortissimo. Ed il Catania? Non lo ha fatto, ha provato anzi a saltare nel vuoto. È finito, come spesso accade, per precipitare e sfracellarsi sul terreno rude.

Ad ogni caduta segue sempre una risalita, per nulla facile. Doverosa però, parliamo di storia e non possiamo certo tradirla! Il Catania era ed è storia, lo sarà ancora perché ne scriverà di pagine. Saranno tante, belle o brutte che siano. Sarà comunque Catania, un Elefante indomabile come la sua stessa proboscide. Potremmo tornare indietro, parlare della debacle di Castellammare. Ha senso però? Credo di no adesso, è stato detto abbastanza al riguardo. I rossazzurri sono stati inguardabili, niente altro da dire. Voltiamo pagina!

Giovedì 29 dicembre 2016, ultimo appuntamento dell’anno. Al Massimino arriva, start ore 18,30, la Fidelis Andria. Che partita sarà? Azzardato dirlo, ci sono troppe incognite. Mancheranno tre elementi allo scacchiere di Pino Rigoli, quattro gli squalificati. Cinque, invece, gli indisponibili, se Bergamelli dovesse dare forfait. Difesa da inventare, centrocampo, di conseguenza, da ridisegnare. E l’attacco? Il solito.

Catania – Fidelis Andria, è la sfida degli estremi. Etnei che non pareggiano quasi più, vittorie su vittorie in casa (eguagliato il record di Gianni Mei, sette partite di fila) e tre sconfitte nelle ultime dieci partite. Pugliesi che, dal canto loro, vantano una sfilza di pareggi e poche vittorie. Son saliti a dodici i turni di imbattibilità. Non sappiamo quindi che partita sarà, se non un’altra battaglia degna della nostra dimensione. È la Lega Pro, un inferno come pochi. Ci siamo intesi? Noi auspichiamo un grande Elefante, poco importa come.. sarà incerottato, reinventato.

Vincere in qualsiasi modo, servirà a recuperare un po’ di morale. Poi ci sarà una lunga sosta, utile per ricaricare le pile e, in virtù del mercato di riparazione, prendere quelle pedine necessarie al completamento di un organico dal valore già elevato. Gennaio sarà il mese del rilancio, quello vero. Sarà lì che capiremo davvero perché attenuanti non ce ne saranno più per nessuno. Chi sbaglierà, pagherà!

Il primo passo è oggi, un gradino necessario per il futuro. Cogliamo questi tre punti.. let’s go Liotru, let’s go!

PROBABILI FORMAZIONI:

CATANIA (4-3-3): 12 Pisseri; 24 Di Cecco, 3 Bergamelli, 13 De Santis, 20 Djordjevic; 4 Bucolo, 5 Scoppa, 32 Mazzarani; 10 Russotto, 11 Barisic, 23 Di Grazia. A disp. 1 Martinez, 15 Mbodj, 28 Parisi, 30 Piermarteri, 7 Calil, 8 Silva, 9 Paolucci, 19 Anastasi, 31 Graziano, 26 De Rossi, 29 Longo, 33 Manneh. All. Rigoli.

FIDELIS ANDRIA (3-5-2): 1 Poluzzi; 4 Aya, 6 Rada, 21 Curcio; 2 Tartaglia, 11 Matera, 8 Piccinni, 15 Minicucci, 24 Tito; 19 Cianci, 7 Volpicelli. A disp. 12 Pop, 22 Cilli, 3 Valotti, 5 Allegrini, 9 Fall, 10 Mancino, 13 Colella, 14 Masiero, 15 Paolillo, 17 Starita, 20 Berardino, 25 Imbriola. All. Favarin.

ARBITRO: Marchetti della sezione di Ostia

di Fabrizio Fasone

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