I rossazzurri vengono beffati nel finale dopo una partita giocata con carattere. Al “Massimino” Catania e Avellino non si fanno male e si dividono un punto ciascuno.
Dopo gli ultimi giorni pesanti, caratterizzati dal mancato pagamento totale degli arretrati, il Catania torna in campo nel turno infrasettimanale valevole per la decima giornata. I rossazzurri ritrovano la parte calorosa della tifoseria, infatti, la Curva Nord ha deciso di rispondere presente sugli spalti. Piccoli cambiamenti per mister Baldini nell’undici iniziale. Si rivedono dal primo minuto Russotto e Zanchi e vengono confermati i restanti nove undicesimi di Francavilla Fontana. I rossazzurri prima passano avanti col solito Moro e poi vengono raggiunti allo scadere della prima frazione da Plescia, alla prima rete in stagione. Nel secondo tempo, sono due difensori a timbrare il cartellino: per il Catania Claiton, mentre per l’Avellino Silvestri, che riacciuffa gli etnei a centottanta secondi dal gong. Prestazione di grande sacrificio e carattere ma come al solito sono emersi i soliti limiti in fase difensiva, nella fattispecie da palla inattiva. Ecco il pagellone rossazzurro.
SALA 6: In entrambi le reti subite non ci sentiamo di dargli colpe. La prima nasce da una deviazione in aria di rigore mentre la seconda è una frustata di testa di Silvestri. Per il resto, buona la sicurezza nelle uscite.
CALAPAI 4,5: Partita decisamente in ombra per il terzino rossazzurro. Lo conosciamo per la sua propensione offensiva ma oggi non avanza mai. Inoltre, nel finale è stato poco lucido nel reagire a Kanoute provocando l’espulsione.
MONTEAGUDO 5: Nel primo tempo con un suo errore clamoroso manda Plescia davanti al portiere. Soffre tantissimo gli attaccanti irpini e sbaglia qualche appoggio di troppo.
CLAITON 6,5: Altra grande prova per il centrale brasiliano. Oltre all’esperienza aggiunge una rete che riporta avanti i padroni di casa. Lasciando perdere le palle inattive, la difesa soffre poco.
ZANCHI 7: Il primo gol è per il 90% suo, visto che è partito dalla difesa, ha dribblato due avversari ed infine ha tirato una sassata in porta. L’angolo che porta alla seconda rete se lo guadagna lui con l’ennesima galoppata. Buona anche la fase difensiva.
ROSAIA 6: Meriterebbe qualcosa in più ma la rete del 2-2 finale nasce da un suo grave errore in marcatura, in quanto si perde totalmente Silvestri. Per il resto a centrocampo fa una partita quasi perfetta condita da tanti palloni recuperati e parecchia aggressività sui portatori di palla irpini.
MALDONADO 5,5: È una prova simile a quella di Francavilla. L’ecuadoregno parte col giusto approccio riuscendo a giocare qualche pallone interessante, poi più passa il tempo più esce dal gioco e sbaglia appoggi semplici. Di questo suo estraniarsi dalla partita ne ha risentito l’intera mediana.
GRECO 6,5: Ennesima prova importante da parte del ragazzo di origini del Madagascar. Riesce a portare palla anche quando è triplicato e non si pone problemi a mordere le caviglie degli avversari.
RUSSINI 7: Quanto ha corso? Quanto si è sacrificato in fase di ripiego? Recupera una miriade di palloni favorendo i ribaltamenti di fronte e si guadagna falli utili a far rifiatare i compagni.
MORO 7: Al primo pallone toccato, gonfia la rete. Difende alla grande la sfera da attaccante di razza. Nel secondo tempo viene lasciato un pò troppo da solo ma si sacrifica spesso. E sono otto gol!
RUSSOTTO 6,5: Approccia il match col giusto piglio. È spesso intraprendente sulla fascia anche se è troppo innamorato del pallone. Peccato per il fallo inutile da cui è nato il gol dell’1-1. Una volta sostituito, la sua assenza si sente.
PROVENZANO 6: Sembra che non c’è ma in realtà fa un ruolo importante dietro le quinte. Discreto l’ingresso in campo.
CECCARELLI 5,5: Non dà quell’apporto che Baldini si aspettava. Ancora è in ritardo di condizione e si capisce anche perché sta mancando la briosità che dava nelle prime gare.
ALBERTINI 5: Il calcio d’angolo che porta alla rete del pari nasce da un sufficiente disimpegno. È sempre saltato dagli avversari e in ritardo sul pallone. Pessimo approccio al match.
BIONDI, ROPOLO S.V.
BALDINI 6: Prepara la partita incentrando il tutto nelle ripartenze. Il Catania chiude bene gli spazi e l’Avellino su azione non è mai pericoloso. Per l’ennesima volta, i calci piazzati si rivelano un disastro per i rossazzurri. Il punto sicuramente è buono ma ha pagato il suo voler rinunciare nel finale a chiudere il match.