Catania 1-3 Benevento: dove sono i “lussi”?

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Catania 1-3 Benevento
fonte: www.calciocatania.it
Catania 1-3 Benevento
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Catania 1-3 Benevento: dove sono i “lussi“?


Disfatta meritata per i rossazzurri che, in 11 contro 10 dal 60esimo, non riescono a rimontare l’iniziale svantaggio di una rete, addirittura subendone altre due. Nunzella, primo gol nei professionisti, bello…quanto inutile.

Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Ci eravamo illusi, dopo le dichiarazioni pre-partita. Di proposito, ci adagiamo masochisticamente su un errore da noi stesso proposto per questo post-partita, baldanzosi e dall’umore tritato da mille lame di seta finissima: i lussi. I lussi, plurale acerbo dai buchi letterali grandi quanto quelli della nostra città assoggettata dalle piogge caratteristicamente definibili “assuppa viddani”, ma realisticamente rivelabili come delle “calamità apocalittiche” da preludio alla fine del mondo. Premessa paradossale? Ci rimbrotterete in separata sede. Prima, però, fateci raccontare questa partita con il sentimento di chi ha passato una notte insonne.

Dicevamo, per l’appunto, che errare è umano, ma perseverare è diabolico e dopo la prestazione da “mal di testa” di due settimane fa, in casa contro il Foggia, tutti noi ci aspettavamo una presenza imponente dei rossazzurri. Buona notte…e sogni d’oro!

Pronti, via e già il primo orrore dei nostri: Agazzi indirizza male il retropassaggio e innesca un micidiale contropiede degli ospiti, fortunatamente conclusosi con un nulla di fatto. Il Catania prova, maldestramente, a reagire cercando le solite sgroppate in avanti di Nunzella, ormai adeguatamente studiato e prontamente raddoppiato ad ogni suo affondo. Tuttavia, è solo lui che prova ad inventare qualche giocata interessante per creare delle situazioni pericolose in attacco e verrà premiato, a livello personale, più in avanti. Il Benevento è squadra tosta e ben organizzata fra i reparti e dal 20′ in poi comincia a prendere le redini della partita con un possesso palla prolungato. Bergamelli ci mette una pezza e neutralizza le sortite sornioni avversarie. Cominciano a fioccare le ammonizioni per i ragazzi di Pancaro, con due cartellini mostrati a Ferrario (minuto 31) e Musacci (minuto 39), intervallati dal gol annullato a Calil in dubbia posizione di offside al 34′. Da lì in avanti poco altro, con una semi-occasione per lo stesso brasiliano non proprio così clamorosa e con la squadra di Auteri che controlla abilmente. Finisce così il proprio tempo con i primi mugugni del Massimino.

Al rientro dagli spogliatoi il tecnico rossazzurro decide di sostituire l’evanescente Calderini (in campo nonostante l’attacco influenzale) con Russotto (non al meglio neanche lui a causa della scapola malridotta), ma la musica non cambia. Da segnalare solo il cross di Nunzella per Scarsella che, di testa, manda alto, poi è solo Benevento. Gli ospiti acquistano, da minuto in minuto, sempre più coraggio e al 55′ Ciciretti trafigge il non così tanto incolpevole Bastianoni con una bordata mancina dai 25 metri. Al 61′, tuttavia, ecco l’episodio che potrebbe raddrizzare le sorti dell’incontro: sul tentativo di rinvio di Bastianoni, Mattera, già ammonito, interviene fallosamente e per lui è doppio giallo con conseguente espulsione. Una ventata di positività doveva attraversare i cuori dei ragazzi con la maglia a strisce rossazzurre, ma inspiegabilmente così non sarà. Infatti, al 70′, Rossetti perde palla in avanti, innescando il contropiede sannita con il suo conseguente fallo di mani in area di rigore in fase di ripiego. Dal dischetto tuona Mazzeo e fa 2-0, portandosi dietro i tumulti del Massimino inorridita da cotanta nefandezza. Un minuto dopo, Calil viene disturbato sul punto di tirare, all’interno dell’area di rigore giallorossa: l’arbitro Fabio di Piscopo di Imperia inizialmente sancisce il rigore per gli etnei, ma poi, su correzione dell’assistente, torna sui suoi passi assegnando il rinvio dal fondo per gli avversari. Episodio alquanto bizzarro in Lega Pro, non fa una bella figura il direttore di gara, sicuramente. Nonostante l’inferiorità numerica il Benevento regge bene, ma il Catania non ne approfitta di certo, sbagliando prima con Russotto, che sparacchia alto sulla traversa da due passi (minuto 85) e poi con Calil, che alza troppo la mira dai 20 metri. La legge del calcio non fa sconti a nessuno ed è presto detto un minuto dopo, dove la difesa rossazzurra si fa trovare scoperta e impreparata, in un 3 contro 3 che vede concludere a rete ancora Ciciretti per il 3-0 che chiude, salvo improbabili miracoli calcistici, l’incontro. In pieno recupero, scatto di orgoglio di Nunzella, migliore in campo fra i suoi, il quale soffia la punizione al compagno Russotto dal limite dell’area sannita e disegna una bella parabola che vale l’1-3 e addolcisce, almeno per gli almanacchi, una sconfitta davvero da archiviare prima possibile.

Finisce così Catania 1-3 Benevento, con la vittoria degli uomini del mister siciliano Auteri, capaci di mostrare un’identità di gioco, carattere e grinta in 10 contro 11. Deludono i rossazzurri, ancora a digiuno in affermazioni contro squadre di medio-alta classifica. Dove sono i “lussi” quando servono? Ci chiediamo a posteriori. Non si sono visti e, addirittura, hanno sbagliato l’impensabile dal punto di vista anche prettamente tecnico. Approccio sbagliato sicuramente, ma pure poca elasticità tattica da parte di Pancaro che non si schioda dal suo adorato modulo di gioco. In tal modo offre la possibilità alle contendenti di preparare la gara adottando le opportune contromisure, senza aspettarsi mai delle sorprese. “Questa è la prima partita sbagliata…e noi non possiamo sbagliare“, puntualizza più volte Pancaro, in maniera anche un po’ sarcastica. “Questa non è la prima partita sbagliata…ed era cosciente anche lui della situazione ad inizio stagione“, diciamo noi…lasciando il sarcasmo a chi se lo può permettere. “Lussi”…e non ci conosce nessuno

di Pietro Santonocito

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