Il Catania interrompe la striscia di risultati utili e cade allo scadere contro il Foggia di Zeman. A pesare sono gli errori sotto porta, specialmente di Sipos, e l’errore allo scadere di Ercolani.
Al “Massimino” si affrontano due compagini che in settimana hanno ricevuto pessime notizie sul fronte extracampo. I rossazzurri sono stati puniti dal Tribunale, in seguito al sequestro conservativo della “Catania Servizi”, a versare €1,9 milioni entro trenta giorni. I rossoneri sono stati penalizzati di quattro punti in classifica per alcune irregolarità palesate al momento del cambio di proprietà. Entrambi le squadre inoltre devono far fronte a pesanti assenze. Nei rossazzurri mancano Greco, Moro, Zanchi, Pinto, Claiton, Russotto; insomma una squadra quasi rimaneggiata. Per i satanelli tra tutti manca l’ex di turno Andrea Di Grazia.
I rossazzurri partono col giusto piglio e si confermano essere una squadra brava a purgare gli avversari nel primo quarto d’ora. Ad aprire le danze ci pensa il solito Russini che con un destro potente infilza Alastra. Nel secondo tempo, i pugliesi prima pareggiano con Gallo in tap-in dopo una respinta centrale di Sala e poi vincono a sessanta secondi dal triplice fischio grazie ad un rigore procurato e realizzato da Ferrante. Sconfitta che brucia dopo le tante occasioni sprecate e le troppe incertezze nel pacchetto arretrato. Ecco il pagellone rossazzurro.
SALA 5,5: Nella prima rete del Foggia, respinge la punizione di Petermann centralmente favorendo la ribattuta di Gallo. Errore che pesa dal punto di vista psicologico nel corso del match.
CALAPAI 6: Partita attenta dell’ex Carpi che esce spesso vincitore nel duello con Martino. È lui a scodellare in aria il pallone che porta al vantaggio di Russini.
ERCOLANI 5: Nel complesso non gioca neanche una cattiva gara, ma l’errore clamoroso allo scadere pesa come un macigno. Si fa fregare e scavalcare troppo agevolmente da Ferrante, il quale è scaltro ad ottenere il penalty.
MONTEAGUDO 6,5: Prestazione attenta da parte del centrale argentino che sventa parecchi palloni di testa. Ottime anche le chiusure in anticipo sugli attaccanti rossoneri.
ROPOLO 6: Rispetto agli altri compagni che occupano quella zona di campo garantisce più copertura in fase difensiva. Rare volte si sovrappone in avanti, ma nel complesso conduce un’ottima prestazione.
IZCO 5,5: Quantità? Tanta. Qualità? Quasi zero. È molto bravo a recuperare palla ma spesso poi la perde perché sbaglia l’appoggio decisivo.
MALDONADO 5,5: Prestazione in chiaroscuro per l’ecuadoregno. Nel primo tempo, disputa una buona gara caratterizzata dal pressing alto e da qualche pallone recuperato. Nel secondo tempo scompare dai radar come al suo solito.
ROSAIA 6: Del centrocampo è il meno peggio. Tanti i palloni recuperati e tanta intensità al servizio. È bravo ad inserirsi nell’aria di rigore avversaria e per poco sfiora la rete del 2-1 negatagli da un intervento di Alastra.
CECCARELLI 5,5: È troppo innamorato del pallone. Preferisce tenere palla anche quando è triplicato ed infatti puntualmente la perde. Nel primo tempo, aveva creato qualche grattacapo alla difesa di Zeman, ma poi col passare del tempo si è perso.
SIPOS 5: Assieme ad Ercolani, il peggiore in campo nei rossazzurri. Difende discretamente il pallone ma al momento di segnare sbaglia clamorosamente. Prima sull’1-0 sbaglia solo davanti all’estremo difensore, poi nel finale liscia goffamente la palla ancora una volta da solo faccia a faccia col portiere.
RUSSINI 7: Fino a quando è rimasto in campo, il Catania riusciva a rendersi pericoloso. Altra rete per lui che sale a quota cinque. Come al solito è fondamentale dietro quando recupera molti palloni.
BIONDI 5: Non riesce mai a rendersi pericoloso ed è facile preda per la difesa ospite. I suoi ingressi sono spesso opachi per non dire spenti.
PROVENZANO 6: Buono l’ingresso da parte del classe ’91. A centrocampo, nonostante la confusione, riesce a difendere palla e in avanti a momenti fornisce l’assist per Rosaia neutralizzato da Alastra.
CATALDI, ALBERTINI, RUSSO S.V.
BALDINI 5: Il primo tempo è decisamente positivo, visto il vantaggio e viste le occasioni create per raddoppiare. Ad incidere sul risultato finale sono anche i suoi cambi conservativi. Il tecnico ex Trapani, infatti, preferisce non perdere la partita e nel frattempo il Foggia alza il suo baricentro. A nostro avviso, Russini doveva rimanere in campo. Piccolo incidente che però non deve far dimenticare gli ottimi risultati ottenuti fino ad adesso.