Catania 1-0 Melfi: Top & Flop
Vittoria fondamentale da parte dei rossazzurri che allo stadio Angelo Massimino regolano i lucani con il minimo sindacale, 1-0. Risultati provvidenziale anche e non soltanto per la contemporanea vittoria del Monopoli a Catanzaro per 2-1. Adesso le tre formazione citate si trovano a pari merito e sarà vietato sbagliare settimana prossima a Pagani. Troppi errori sotto porta hanno, tuttavia, lasciato troppo in bilico un match sbloccato dall’estro di Russotto. Questi i top e flop di Istinto Rossazzurro.
Top
Russotto – il risolutore. Ha il grande merito di crederci fino in fondo, su un pallone lanciatogli in maniera non troppo precisa e riesce con grande tecnica e freddezza a fulminare l’estremo difensore lucano con un bel gesto balistico. Ottimo anche in fase difensiva, in alcuni frangenti dove un uomo in più a centrocampo, agile come lui, può aver fatto la differenza.
Castiglia – padrone del centrocampo. Superbo in fase di interdizione, concentratissimo, provvidenziale nelle chiusure e nell’aiutare i compagni. Insomma il Castiglia che abbiamo sempre invocato ed aspettato. Ottimo anche in fase propositiva, si fa vedere spesso e riesce a dare davvero tanto ossigeno ai compagni in difficoltà in fase di impostazione.
Flop
Calil – (aggettivo non disponibile). Ormai le parole su di lui sono davvero vane e non rappresenterebbero assolutamente nemmeno un pizzico della realtà attuale attorno a questo giocatore. Dietro le punte si muove meglio, ma non dà mai profondità, intensità, sponde e conclude debolmente un’occasionissima, adagiando cautamente il pallone al portiere avversario. Fortuna per lui che questo errore non è stato decisivo…altrimenti non glielo avremmo perdonato mai. Nullo è un complimento.
Calderini – incompreso. Non si capisce in che ruolo voglia giocare, quest’oggi. Riesce a smarcarsi da solo, fa confusione col pallone e non è mai pericoloso. Troppo fine a sé stesso la sua prestazione, ad oggi non è necessaria questa gente per salvarsi.
Nunzella – sperduto. Qualche cross sufficientemente ben calibrato non può coprire una prestazione disastrosa in fase difensiva. Lascia spesso delle autostrade a Canotto mettendo in difficoltà i compagni di reparto che lo redarguiscono più volte. Con la presunzione non si va da nessuna parte.
Pietro Santonocito