Sentenza Coni 7 Settembre: cosa trapela? Nulla o poco più, ma il caos serie B comincia a divenire un “vogliamose bene”
Caos Serie B, sentenza CONI. Giovedì sera, qualcuno a Catania, pensava che tutto era finito? Beh, è chiaro che non ci segue. “Ma io l’ho letto su internet”, “Ho una fonte attendibilissima”, “Ho amici che lavorano coi CONI”, risponderei solo all’ultima di queste domande, chiedendo: “Fanu i gilatara?”.
Siamo qui ad aspettare un verdetto che avevamo detto non si preannunciava facile, ma logico, sì. Qualcuno si preoccupa della denuncia-querela sporta dal Catania, nei confronti del Commissario Straordinario FIGC, relativa ai fatti del 13 agosto che violerebbe, a dire di “addetti ai lavori” dell’ultim’ora, la clausola compromissoria che lega le società sportive a interpellare tutti i gradi di giustizia sportiva prima di intraprendere processi di giustizia civile.
Ma l’aspetto valutato dai legali del Catania non è discutibile dalla giustizia sportiva in quanto viene prospettato uno spettro di reato penale, quindi, nel caso della denuncia-querela nessuna clausola compromissoria è stata violata.
Il problema sta invece dinnanzi a quanto presentato dai legali del Novara ovvero la richiesta di inammissibilità di ricorso da parte delle squadre (Ternana, Pro Vercelli e Siena) alla decisione della CAF dello scorso 1 agosto.
Di seguito vi riportiamo due passi importanti di quella sentenza:
[…]Orbene, occorre osservare come le società Robur Siena S.r.l. e F.C. Pro Vercelli 1892 S.r.l. non abbiano partecipato al procedimento di prime cure e, quindi, non siano parti della prima fase dello stesso. È, poi, possibile rilevare che il presente giudizio non verte in materia di illecito sportivo. Ritiene, ancora, questa Corte, che le stesse predette società, seppur titolari di un interesse, per quanto rilevante, di fatto, certamente non possono vantare un interesse ߙdirettoߚ ,come espressamente, invece, richiesto dalla disposizione prima richiamata, anche perchè non titolari di una posizione giuridica qualificata che ne giustifichi la legittimazione ad impugnare la decisione di cui trattasi. Per queste ragioni sinteticamente rappresentate i ricorsi in appello delle società Robur Siena S.r.l. e F.C. Pro Vercelli 1892 S.r.l. devono essere dichiarati inammissibili.[…]
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[…]Quanto alla asserita violazione del principio del contraddittorio, l’unico soggetto effettivo contraddittore nel presente procedimento è e non può che essere la Federazione italiana giuoco calcio, che quel provvedimento ha deliberato. Sotto tale profilo, dunque, non vi è alcuna violazione del principio del contraddittorio, poiché Novara Calcio ha ritualmente notificato il ricorso alla FIGC. In tale prospettiva, la notifica effettuata anche a Unicusano Ternana S.r.l. deve essere considerata una mera litis denuntiatio, un quid pluris, una comunicazione effettuata ad un possibile soggetto controinteressato che, se ritiene, come qualsiasi altro soggetto titolare di un interesse differenziato, seppur mediato, può intervenire nel giudizio, così come infatti hanno legittimamente fatto Pro Vercelli e Robur Siena.[…]
Ricorso Novara: attori, comparse e…menestrelli di corte
In poche parole, già la CAF aveva, nel suo dispositivo affermato che, l’attore principale del ricorso del Novara è FIGC; le società possono essere parte lesa alla norma deliberata da FIGC, ma il ricorso aveva peso in quanto proposto da FIGC.
In sede CONI il ricorso alla sentenza della CAF è stato proposto solo dalle società motivo per il quale il Novara ha presentato la richiesta di inammissibilità dello stesso ricorso.
Qualora questa venga accettata (perché a questo punto sarà la prima cosa da discutere alla nuova riunione del CGC) ed è fondata, Catania e Novara tornano ripescabili come già deciso nei primi due gradi di giudizio, senza neanche valutare le interpellanze delle altre società.
Chiedo pietà…PIETÁ SIGNOR GIUDICE!
Adesso dove stanno i problemi? La FIGC ha sbagliato, lo ha ammesso ieri chiedendo quasi un giudizio di pietà, piuttosto che giuridicamente valido. Se deve trovare il modo come limitare i danni, soprattutto quelle che verranno richiesti come risarcimenti.
Ecco perché all’ipotesi serie B a 22 squadre, si avvicina l’ipotesi serie B a 24 squadre, ma anche questa tesi ha dei buchi. Chi deciderà le retrocessioni ed il ritorno al format a 22?
L’unico organo che al momento può ristabilire serenità e riscrivere le regole sono i Giudici del CONI.
Si sono presi un week-end per valutare e tra lunedì sera e martedì mattina comunicheranno le loro intenzioni.
Hasta la vista! Serrate i ranghi!