Scherzosamente chiamato da noi Andrea #TriGrazia visti i tre gol rifilati ieri ai peloritani. Ragazzo tutto cuore e grinta, con alle spalle una storia difficile. Un esempio di maturità a soli 20 anni. La disgrazia della perdita del padre all’età di quattro anni, e una madre che fa sacrifici per accompagnarlo ogni giorno agli allenamenti. Andrea ha avuto un infanzia difficilissima ma non ha mai perso la voglia di giocare a calcio. Si immedesima nella figura di suo padre al quale ha dedicato i suoi gol della partita di ieri. Andrea ha sperato tanto di fare sognare il Massimino con i suoi gol ma prima ancora di arrivare in prima squadra, dopo i magnifici anni trascorsi insieme a Rossetti&Co nella Primavera di Giovanni Pulvirenti. Poi i problemi societari del Catania non hanno reso possibile un suo en-plein ma noi continuiamo a coccolarcelo, anche se inevitabilmente attirerà molti osservatori. 6 mesi in prestito all’Akragas la scorsa stagione proprio col mister tanto abbracciato ieri, Pino Rigoli. Gia a maggio, sentiva dentro di se che il “suo”allenatore lo avrebbe continuato a seguire proprio nella sua città. E’ orgoglioso di essere rimasto al suo Catania e quindi tanto di guadagnato perchè, ad esempio, in poche giornate ha regalato gol importanti all’Akragas per la salvezza della scorsa stagione.
Noi ci avevamo visto bene, e nonostante i Big che sulla carta fanno parte dell’organico rossazzurro, lui è perora sicuramente il migliore e anche motivo di orgoglio per la città intera.