Reggina – Catania 1-0: top e flop

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Reggina - Catania 1-0 top e flop
fonte foto: strettoweb

I rossazzurri escono sconfitti dal Granillo, ma non ridimensionati. Troppe, le indecisioni difensive. Curiale ennesimo errore sotto porta. Reggina – Catania 1-0 top e flop.

Reggina – Catania 1-0: top e flop. Al Granillo la spunta la Reggina, grazie ad un buon dosaggio delle energie e ad una rosa sicuramente più lunga e completa rispetto a quella rossazzurra.

Camplone deve rinunciare a Silvestri in extremis, schierando Esposito al suo posto. Dall’altro lato, Toscano propone, in difesa, Blondett al posto di Bertoncini, con Bellomo trequartista di sostanza e “fastidio” per Lodi.

Pronti, via e amaranto subito in rete, grazie all’assist di Garufo per Corazza, che trova tutta la difesa etnea scoperta ed insacca al minuto 2.

Qualche minuto più tardi, frittata di Esposito e Furlan che non si intendono e si scontrano. Ne approfitta ancora Corazza, ma la sua gioia viene interrotta dall’assistente di linea che segnala il fuorigioco.

Dopo una mezz’ora di imbarazzo totale, si sveglia il Catania sull’asse Di Piazza – Mazzarani. Sponda di testa dell’ex Lecce e conclusione in porta del secondo, ma Guarna dice no.

Nel secondo tempo, Camplone sostituisce Pinto con Biondi e Di Piazza con Curiale. I rossazzurri si rendono subito pericolosi al 4′: traversone di Mazzarani per l’italo-tedesco, che stoppa, cincischia, perde altro tempo e spara largo, mettendo a repentaglio le coronarie dei suoi tifosi.

La partita s’incattivisce e volano cartellini gialli, sia da una parte che dall’altra. Ci prova Welbeck a dire la sua dai 25 metri, pochi istanti dopo il gol divorato da Curiale, ma ancora una volta l’estremo difensore amaranto ci mette più che una pezza.

Sale in cattedra Bellomo che vede, dapprima, l’opposizione di Mbende (minuto 52) e poi la parata in bello stile di Furlan, su svarione difensivo di Esposito (minuto 55′).

Ancora Furlan sporca i suoi guantoni al 61′, su cross di Corazza. Si ripete, due minuti più tardi, ancora su Corazza.

Il Catania non ci sta e ci prova con Esposito, su cross lungo di Lodi dalla tre-quarti, che con. Nel frattempo, Domenico Toscano mette in campo German Denis ed esaurisce i cambi.

All’89, ancora Furlan respinge una bordata di Rivas da posizione defilata. A recupero inoltrato, Llama crossa basso e forte, ma Guarna blocca e manda in visibilio il pubblico reggino sugli spalti.

Finisce così un match fra due formazioni sicuramente attrezzate per il salto di categoria, con i locali più bravi sulla gestione delle risorse energetiche in campo. Resta il rammarico per quella clamorosa palla-gol sprecata da Davis Curiale, ma non si può parlare sempre di sfortuna o sfiga.

TOP

BIONDI. Differenza sostanziale con chi gli lascia il testimone, vale a dire Pinto. Corre e crede in ogni pallone, mostrando personalità da vendere. Tiene palla, quando deve, la spazza, quando serve. In chiusura è sempre rapido e puntuale. TENIAMOLO ANCORA IN PANCHINA, MI RACCOMANDO!

WELBECK. Tanta sostanza condita da buona qualità. Rimane sempre il più pimpante dei suoi, nel complesso dei 95 minuti di gioco. Ci prova anche da fuori, ma non ha molta fortuna. PREDICATORE NEL DESERTO.

MAZZARANI. Ci aspettavamo questo tipo di gioco e lui ci ha accontentati. Accorcia la squadra, duetta con Lodi e, quando può, arriva alla conclusione. Peccato su una di esse, ma solo lui non può bastare contro una Reggina così.

FLOP

CURIALE. Non è più una coincidenza, ormai. Se un attaccante con la sua esperienza e numero di gol segnati dimentica come la si butta dentro, allora un problema c’é. Da capire a cosa attribuirlo, perché non è plausibile il modo di sbagliare questi gol. A pensar male e a dare adito alle malelingue, non ci vuole molto. SSSSSCCCOOSSSSAAAAAAA!!!

PINTO. Partita totalmente sbagliata dell’ex Parma, incapace a trattenere uno come Garufo (leggi cosa combinava nel Catania in “Storia di una Garufata“), che sembrava il figlio illegittimo di Candela. Come sempre, riusciamo a resuscitare i morti dall’oltretomba. Non si capisce mai il perché. IMBARAZZANTE.

CAMPLONE. Checché ne possa dire lui stesso, nemmeno la sua prestazione fuori casa richiama virgulti di personalità. Rimane sempre impassibile, senza conferire un po’ di grinta ai suoi. Cambi azzeccati: 1/5, vale a dire Biondi per Pinto. Da donare all’arguzia di Fox Mulder e Dana Scully il caso inerente la sostituzione di Di Piazza con Curiale. (X-FILES SOUNDTRACK – LA FISCHIETTI CHI LA CONOSCE)

Pietro Santonocito

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